Italia e Inghilterra si sono affrontate fin qui per 27 volte nel corso della storia, con un bilancio favorevole agli azzurri, che hanno conquistato undici vittorie contro le otto inglesi (otto i pareggi). Le due squadre si affronteranno per la terza volta nella fase finale dei campionati europei, con i due precedenti entrambi favorevoli all'Italia: nel 1980 la formazione allora allenata da Bearzot si impose per 1-0 nella fase a gironi grazie alla rete al 79' di Marco Tardelli, mentre nel 2012 gli azzurri hanno trionfato ai calci di rigore nella sfida valevole per i quarti di finale (0-0 al termine dei supplementari).

Ai Mondiali, invece, si registrano altre due importanti vittorie italiane nella storia recente: 2-1 nella finale 3°-4° posto del 1990 (reti di Baggio e Schillaci per gli azzurri, di Platt il momentaneo pareggio inglese) e 2-1 nella fase a gironi nel 2014 (reti di Marchisio e Balotelli per l'Italia, momentaneo pareggio di Sturridge per i Tre Leoni). Un bilancio favorevole sottolineato da un altro dato: l'Italia, nella fase finale di un Europeo o di un Mondiale, non ha mai perso contro l'Inghilterra. L'ultima vittoria inglese risale all'amichevole del 15 agosto 2012 (2-1), mentre in una sfida ufficiale i Tre Leoni non battono gli azzurri dal 2-0 nel girone di qualificazione ai Mondiali del 1978.

1997: quando Zola annichilì Wembley

C'è poi un altro particolare precedente legato a Wembley, sede della finalissima del torneo. Il 12 febbraio 1997, nella sfida valevole per le qualificazioni alla Coppa del Mondo dell'anno seguente, gli azzurri piegarono per 1-0 gli inglesi grazie ad una perla di Gianfranco Zola. Quel risultato, complice il pareggio in casa nello scontro diretto e gli 0-0 raccolti in Georgia e in Polonia, non bastò tuttavia all'Italia a conquistare il primo posto nel girone, con il pass per Francia '98 che arrivò soltanto dopo lo spareggio con la Russia. Ma quella di Wembley 1997 rimarrà per sempre una gara indimenticabile nel cuore dei tifosi italiani, che adesso sognano di bissare quell'impresa per vivere un'altra notte magica.

Fa una certa impressione, inoltre, leggere la formazione dell'ultimo confronto in assoluto tra le due squadre, un'amichevole disputata peraltro a Wembley il 27 marzo 2018: quella era un'Italia molto sperimentale, guidata dal ct ad interim Gigi Di Biagio dopo il disastro della mancata qualificazione ai Mondiali di Russia che indusse i vertici federali a compiere una rivoluzione tecnica affidando in seguito la panchina a Mancini.

Finì 1-1 con il rigore di Insigne che rispose all'iniziale vantaggio britannico firmato Vardy: il capitano del Napoli era uno dei cinque giocatori in campo ancora presenti quest'oggi assieme a Donnarumma, Bonucci, Jorginho e Immobile, segno di leggera continuità con una pagina di storia della Nazionale da cancellare. Il resto dell'undici titolare era formato da giocatori finiti fuori dal giro: Zappacosta, Rugani De Sciglio in difesa, Parolo a centrocampo e Candreva in attacco. Presente anche Lorenzo Pellegrini, che a questi Europei itineranti non ha potuto prendere parte solo a causa di un problema fisico rimediato poco prima dell'inizio della rassegna.

Rispetto a tre anni fa, oggi l'Italia è una squadra con maggiori certezze e con la consapevolezza di essere tornata nell'élite del calcio continentale, a prescindere dall'esito di una gara che si preannuncia storica sia da un lato che dall'altro: un ottimo motivo per vendere cara la pelle nel tempio inglese del calcio.