di Angela Mauro

Con il suo portato di rottura storica, la Brexit ha spesso squarciato i veli del linguaggio diplomatico, congedando ipocrisie e seminando crude verità. Eppure ancora fa effetto quando al briefing quotidiano della Commissione Europea, rispondendo alla domanda di un giornalista, il portavoce di Ursula von der Leyen, Eric Mamer, scandisce che “il cuore della presidente è con la Squadra Azzurra e domenica tiferà per l’Italia” nella finale di Euro 2020 contro l’Inghilterra. Va bene, la Germania, paese d’origine di von der Leyen, è stata eliminata agli Ottavi proprio dall’Inghilterra. Ci sta che la presidente stia con gli Azzurri. Ma subito dopo anche il portavoce del belga Charles Michel, Barend Leyts, fa sapere senza indugio che pure il presidente del Consiglio Europeo “naturalmente sosterrà gli italiani domenica” e “farà con forza il tifo per la squadra Azzurra”.

Sul ‘forza Italia’ si uniscono Von der Leyen e Michel, i due ‘rivali’ del ‘sofagate’ di Ankara, lei senza sedia al vertice Ue-Turchia per scelta di Erdogan che il presidente del Consiglio Europeo  lì per lì non contestò. Ma, soprattutto, è così che Euro2020 si ammanta di un velo di geopolitica. La finale di Wembley diventa una sorta di rivincita post Brexit la cui responsabilità è affidata all’Italia. Una sfida ancora più sentita perché a chiusura di un campionato post-pandemico o pandemico a seconda di come andrà con le varianti del covid, ma comunque liberatorio rispetto al 2020 degli stadi chiusi: celebrato quasi fossero mondiali di calcio perché era da tanto, solo un anno ma sembra un’eternità, che non si poteva esultare insieme ad amici e parenti. Ma, ironia della sorte, c’è di più.

Il piano straordinario di aiuti europei Next Generation Eu è sulla pista di decollo per cercare di agganciare la ripresa post-covid. Vogliamo mischiare gli europei con l’economia? No. E comunque il punto in questo caso non è il business generato dalle partite. Il punto, senza appesantire, è la responsabilità: all’Italia per gli europei, all’Italia anche per la crisi economica.

Con addosso il tifo di tutta Europa, persino degli spagnoli pur col cuore infranto dalla sconfitta di martedì scorso, da Luis Enrique in giù tutti a tifare Italia contro la ‘perfida Albione’, l’Italia si ritrova a portare la bandiera di tutta Europa a Wembley, incaricata di riscattare l’Unione Europea cui appartiene il grosso delle squadre di Euro2020. Così come sul recovery fund è l’Italia che si ritrova a dover gestire la fetta maggiore di responsabilità (oltre 200mld) nella realizzazione di un piano che dovrà rimettere in carreggiata il nostro paese per salvare tutto il resto del continente (è così, senza alcuna esagerazione).

Il fato o gioco di squadra ha voluto che il riscatto calcistico e di orgoglio europeo dalla Brexit finisse in mani italiane. La situazione economica pre-covid (qui il fato c’entra decisamente meno) ha deciso che il riscatto sulla crisi scatenata dalla pandemia pure sia affidato prevalentemente a Roma e alla riuscita del piano nazionale italiano. Troppa pressione? Di certo mai così prima la storia dell’Ue aveva acceso i riflettori sull’Italia.

LE STATISTICHE 

Questa sarà la 10ª finale dell’Italia in un grande torneo internazionale (sei Mondiali, quattro Europei): solo la Germania (14) ne ha giocate di più tra le nazionali europee. L'Italia ha vinto gli Europei nel 1968, perdendo poi le successive due finali nella competizione (2000 e 2012).

● Questa sarà la prima finale dell'Inghilterra agli Europei e la prima in un grande torneo internazionale da quando vinse la Coppa del Mondo del 1966. È il divario più lungo tra due finali (Mondiali/EURO) per qualsiasi nazionale europea (55 anni).

● L'Inghilterra è la 13ª nazione diversa a partecipare a una finale di un Europeo (contando Cecoslovacchia e Repubblica Ceca come una sola) – solo tre delle precedenti 12 hanno perso la loro prima finale nella competizione: Jugoslavia (1960), Belgio (1980) e Portogallo (2004).

● L'Italia si è classificata seconda agli Europei in due occasioni, perdendo contro la Francia nel 2000 e la Spagna nel 2012. Solo Germania e URSS (tre ciascuna) sono arrivate seconde più volte dell'Italia nella competizione.

● A EURO 2020 l'Inghilterra ospiterà la finale: è l'11ª occasione in cui una nazionale europea partecipa a una finale di un torneo importante come paese ospitante (Mondiali/EURO). All'Inghilterra successe anche nei Mondiali del 1966, quando ha battuto la Germania 4-2 a Wembley. Entrambe le ultime due finaliste europee ospitanti hanno perso la finale (Portogallo a EURO 2004 e Francia a EURO 2016); solo una delle prime otto era uscita sconfitta nella finale (la Svezia ai Mondiali del 1958).

● L'Italia non ha mai perso contro l'Inghilterra in un grande torneo internazionale (3V, 1N): 1-0 a EURO 1980, 2-1 ai Mondiali del 1990 e del 2014 e pareggio 0-0 prima di vincere ai rigori a EURO 2012.

● L'Inghilterra ha vinto solo due degli ultimi 14 incontri con l'Italia in tutte le competizioni (5N, 7P): 2-0 nel giugno 1997 e 2-1 nell’agosto 2013, entrambe amichevoli. L'Inghilterra ha vinto solo uno degli otto match ufficiali con l'Italia (2N, 5P), 2-0 in una gara di qualificazione ai Mondiali nel novembre 1977.

● Questa è la terza finale di un torneo importante che si terrà allo stadio di Wembley (Mondiali/EURO). I due precedenti sono stati vinti entrambi ai tempi supplementari, con l'Inghilterra che ha battuto la Germania al Mondiale del 1966 e la Germania che ha battuto la Repubblica Ceca a EURO 1996.

● L'Italia è imbattuta nelle ultime 33 partite in tutte le competizioni (27V, 6N), segnando 86 gol e subendone solo 10. Questa è la più lunga striscia di imbattibilità nella storia degli Azzurri.

● L'Inghilterra ha vinto 15 delle ultime 17 partite a Wembley in tutte le competizioni (1N, 1P), segnando 46 gol e subendone solo cinque.

● L'Inghilterra è imbattuta nelle ultime 12 partite in tutte le competizioni (11V, 1N), mantenendo 10 volte la porta inviolata e subendo solo due gol. I Tre Leoni hanno subito un solo gol finora a EURO 2020, quattro delle sette precedenti squadre che hanno incassato solo una rete in un Europeo hanno poi vinto (URSS 1960, Italia 1968, Germania 1972 e Spagna 2012).

● Gareth Southgate ha vinto otto partite da CT dell’Inghilterra tra Europei e Mondiali, nessun allenatore alla guida dei Tre Leoni ha mai fatto meglio nelle due competizioni, alla pari di Alf Ramsey.

● L'Italia ha effettuato 12 tiri e segnato tre gol in seguito a recuperi offensivi (sequenze di gioco che iniziano a 40m o meno dalla linea di porta avversaria) a EURO 2020, più di qualsiasi altra squadra.

● Inghilterra (2.2) e Italia (2.3) hanno subito il minor numero di tiri in porta in media a partita a EURO 2020. L'Inghilterra ha anche il minor numero di Expected Goals contro nella competizione (3.2).

● Harry Kane ha preso parte a 28 gol nelle ultime 27 presenze con l'Inghilterra in tutte le competizioni (19 reti, nove assist). Un altro gol lo vedrebbe diventare il capocannoniere assoluto dell'Inghilterra in grandi tornei internazionali (Mondiali/EURO – attualmente 10, come Gary Lineker).

● L'inglese Raheem Sterling ha tentato (32) e completato (18) più dribbling di qualsiasi altro giocatore a EURO 2020. Sette di questi sono stati nell'area di rigore avversaria, uno dei quali ha portato al rigore che ha portato al gol della vittoria dell'Inghilterra contro la Danimarca nella semifinale.

● Solo Pierre-Emile Højbjerg (15) ha iniziato più sequenze di gioco terminate con un tiro rispetto all'italiano Marco Verratti (nove) a EURO 2020. Inoltre, solo Kevin De Bruyne (13) ha creato più occasioni da gol a EURO 2020 rispetto a Verratti (12).

● Roberto Mancini è solo il secondo allenatore ad aver vinto il titolo inglese e a guidare una nazionale europea in una finale di un grande torneo internazionale (Mondiale/EURO), dopo Alf Ramsey che ha vinto il titolo inglese con l’Ipswich e il Mondiale del 1966 con l'Inghilterra.

I pronostici

Prima dell’inizio degli Europei la grande favorita dei bookmakers era la Francia, che però è uscita clamorosamente agli ottavi, eliminata dalla Svizzera. L’Italia e l’Inghilterra prima del torneo erano tra le prime favorite nelle quote dei pronostici. E dopo l’uscita dei transalpini sono salite in testa nelle previsioni. A pochi minuti dalla vittoria degli inglesi in semifinale contro la Danimarca, i bookmakers hanno aggiornato le loro quote e aperto le giocate in vista della finale. I britannici partono leggermente favoriti: nella scommessa sul vincitore della coppa, l’Inghilterra è pagata circa 1,75-1,85 volte la quota, mentre l’Italia oscilla tra 1,90 e 2,10.

Guardando alla puntata sull’esito dei primi 90 minuti, si riscontra una situazione abbastanza equilibrata. Secondo i bookmakers, il successo dell’Inghilterra nei tempi regolamentari paga tra 2,50 e 2,70, la vittoria italiana è lievemente più alta (2,90-3,10). Il pareggio invece si attesta a 3 volte la posta giocata.

Battuti i record di rigori e autoreti

E’ stato l'Europeo in cui sono stati battuti i record in fatto di rigori e autoreti: 17 i penalty calciati e 11 i palloni finiti nella porta sbagliata. La sfida di domenica si preannuncia tiratissima, secondo gli esperti di Sisal Matchpoint, con gli inglesi leggermente favoriti a 2,75 contro il 2,90 azzurro mentre il pareggio è in quota a 3,00. Equilibrio assoluto per ciò che riguarda il vincente visto che entrambe si giocano a 1,90. In una finale tanto incerta potrebbero essere gli episodi a fare la differenza: così la possibilità che si registri l'autogoal numero 12 della competizione è data a 9,00. Non è poi da escludere che venga assegnato un altro rigore: un penalty per l'Italia è in quota a 6,50 mentre si scende per quello dell'Inghilterra offerto a 5,00. In questo caso potrebbero diventare decisivi i portieri visto che dei 17 rigori sin qui calciati nel torneo, ben 8 sono stati neutralizzati: Gigio Donnarumma decisivo dagli undici metri, nel corso della gara, pagherebbe 20 volte la posta con Pickford invece in quota a 25.