di Federica Olivo

"Ma Conte si è vaccinato?". La domanda circola nelle ultime ore sui social, rilanciata, tra gli altri, da Luciano Nobili, di Italia Viva, che su Twitter ha condiviso un video in cui Enrico Letta si chiedeva, glissando su Conte, perché Matteo Salvini non avesse ancora ricevuto le dosi. Il quesito sull'ex premier è solo l'ultimo che opinione pubblica e stampa si pongono sulle vaccinazioni dei politici, in un momento in cui emerge sempre di più la necessità di andare avanti con le immunizzazioni per arginare la variante Delta. "Sui vaccini non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica. Dalla campagna di vaccinazione dipende la ripartenza e il futuro del Paese", ha sottolineato oggi, non a caso, il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Quanto all'ex premier, lui non ha dato risposte dirette, ma in un articolo del 16 luglio sul Fatto Quotidiano, Peter Gomez sostiene che ha ricevuto la prima dose il 12 luglio e "farà il richiamo a fine mese". Come fa notare Libero, però, sui social di Giuseppe Conte non c'è traccia della vaccinazione. Legittimo, non c'è dubbio. Però in un momento in cui il dibattito sull'immunizzazione è centrale per il futuro del Paese, e del mondo, si è portati a immaginare che un politico così sotto i riflettori non scelga proprio il vaccino per tenere un basso profilo. Al momento così è per l'ex premier. Ma non è il solo, anzi.

Si può cortesemente sapere se Giuseppe #Conte si e vaccinato? Quando lo ha fatto? 

Ha rispettato le procedure della Regione Lazio? A me sembra incredibile che Letta attacchi giustamente Salvini su questo ma poi difenda Conte, che non ha mai risposto sul vaccino: perche?

C'è chi fa particolare fatica a palesare il suo rapporto con il vaccino. Al punto che nel corso delle settimane ha fornito dichiarazioni differenti. Parliamo di Matteo Salvini, che si vaccinerà, lo garantisce. Ma quando? "Ad agosto", ha detto il leader della Lega qualche giorno fa. "A breve", ha tagliato corto oggi in un'intervista a La Repubblica. Salvini, però, ha 48 anni e quindi avrebbe potuto usufruire del farmaco anticovid - senza saltare nessuna fila - da molto tempo. Questo ritardo, accompagnato da una serie di esternazioni ondivaghe, ha portato nei giorni scorsi alla diffusione dell'hashtag #salvinivaccinati. Il segretario del Carroccio non solo non ha ancora ricevuto la prima dose, ma ieri si è lanciato in una dichiarazione che sembrava strizzare l'occhio ai no vax: "Non voglio vedere mio figlio di 18 anni inseguito da una siringa", ha detto ieri, aggiungendo: "Mettiamo in sicurezza dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano, per i giovani non serve". Parole che hanno scatenato le ire di Letta: "Le vaccinazioni non sono un optional, quando sento e vedo Salvini che ride e scherza penso che questo atteggiamento sia completamente irresponsabile: non si scherza sulle vaccinazioni, non si scherza sulla salute degli italiani".

La saga dei politici che non hanno ancora iniziato il processo di immunizzazione non finisce qui. Giorgia Meloni a metà giugno aveva affermato di aver prenotato la prima dose. Per quando? Non è dato saperlo e non risultano tracce sui social, o in sue esternazioni, dell'avvenuta vaccinazione. Anzi, la leader di Fratelli d'Italia negli ultimi giorni si lancia in dichiarazioni di contrarietà all'obbligo vaccinale e all'estensione del green pass. Ecco l'ultima:  "L'obbligo vaccinale allontana ancora di più, oltre che devastare la nostra economia". La leader di Fratelli d'Italia ha definito un'eventuale decisione del governo in quel senso come "una scelta liberticida e inutile. Per me non è un tema ideologico ma mi pare che si stia affrontando così", ha detto in una conferenza stampa, sottolineando che "noi dobbiamo favorire la campagna vaccinale e per farlo serve campagna trasparente, serietà che è mancata in tutta questa vicenda".

Nel pomeriggio, durante la presentazione del suo libro le è arrivata una domanda diretta: "Se mi vaccinerò? io l'ho detto e lo ripeto. Sono una persona che, a differenza di quanto trapela da certa stampa interessata abituata a sostenere le sue tesi, se avesse deciso di non vaccinarsi lo avrebbe già detto. Ho detto che mi vaccino, non vi preoccupate". Resta il mistero sulla data e sulle tempistiche, dal momento che la leader di Fratelli d'Italia ha 44 anni e le prenotazioni per la sua fascia d'età sono aperte dal un bel po'.

Grazie al Nelson Mandela Forum per l'organizzazione nella gestione dei vaccini. Il vaccino è valido anche senza foto, ma almeno con questa per una volta nessuno farà polemica.Vacciniamoci: i contagi cresceranno molto ma così riduciamo ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi

Se in questo momento l'attenzione è focalizzata su Salvini e Meloni, nei giorni scorsi è toccato a Renzi. Il leader di Italia Viva ieri ha postato una foto del momento dell'iniezione, accompagnata da commento polemico: "Grazie al Nelson Mandela Forum per la perfetta organizzazione nella gestione dei vaccini. Il vaccino è valido anche senza foto, ma almeno con questa per una volta nessuno farà polemica. Vacciniamoci perché i contagi cresceranno molto nelle prossime settimane ma con il vaccino si riducono ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi". Oggi è tornato sul tema e, richiamandosi alle parole di Salvini ha detto: "Dire no ai vaccini per gli under 40 è follia".

Poche settimane fa anche il ministro della Salute era finito al centro della polemica perché, a metà giugno, ancora non aveva ricevuto la dose. Polemica smorzata poi dopo pochi giorni grazie alla pubblicazione della foto che mostrava il titolare della Salute dal suo medico di base in attesa di essere vaccinato.

E gli altri politici? Se il governatore della Campania era stato criticato per essere stato tra i primi destinatari di Pfizer della sua regione, molti altri governatori si sono vaccinati attendendo il loro turno nei mesi successivi. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha invece ricevuto la sua prima dose il 26 maggio, con tanto di testimonianza fotografica all'uscita dell'hub.

E così, mentre il bollettino Covid segna 2072 casi, 7 morti e un tasso di positività oltre il 2%, il fronte dei politici si divide tra chi ha una posizione chiara sul vaccino e, prima o dopo, ha ammesso di aver ricevuto una dose e chi, invece, è ondivago. Il tutto alla vigilia della decisione del governo sull'estensione del green pass. Sulla quale il dibattito si annuncia, già dalle prime battute, tutt'altro che sereno.