In teoria doveva essere quella di ieri la giornata giusta per affrontare in Consiglio dei ministri il nuovo decreto legato al Covid su proroga dello stato di emergenza, i nuovi criteri per stabilire i colori, ma soprattutto l’uso del Green pass. Con quest’ultimo tema che è poi il più sentito da tutti e proprio per questo motivo governo e Regioni si sono presi ulteriore tempo per analizzare i pro e i contro del certificato vaccinale. E dunque potrebbe essere oggi la giornata giusta per trovare una quadra, anche se il Cdm potrebbe essere convocato anche domani.

I governatori, comunque, vorrebbero una linea morbida: in pratica, che il Green Pass si possa applicare solamente agli eventi legati a rischio di assembramenti, come eventi sportivi o congressi, spettacolo o fiere. Insomma, una riapertura a quelle attività ancora oggi bloccate. Ma il governo la pensa diversamente e vorrebbe misure più restrittive.

Per l'uso del green pass potrebbero essere individuate tre categorie di codici Ateco: una per i servizi essenziali (accessibili senza certificazione); una in cui sarebbe necessario un pass ‘leggero’, ovvero con una sola dose; e una in cui verrebbe richiesto il completamento del ciclo vaccinale.

Ma in seno alla maggioranza c’è però da fare i conti con la Lega che non vuole per esempio sentire parlare di utilizzo del certificato anche per andare al bar o al ristorante. Sull’argomento legato ai criteri per stabilire i colori delle Regioni in base agli aumenti dei contagi, i governatori hanno chiesto che i parametri per decretare il passaggio dalla zona bianca a gialla, con tutte le limitazioni del caso, prevedano il 30% dei posti letto occupati negli ospedali e il 20% nelle terapie intensive.