Ancora un profilo dei dodici eletti alla Camera nella circoscrizione Estero, tracciato grazie alle informazioni che compaiono sul sito www.camera.it, per fare il punto su quanto hanno prodotto in questi tre anni, quali gli incarichi all'interno delle Commissioni ed anche eventuali "cambi di casacca". Non riusciremo mai a citare ogni incontro con la comunità, ogni comunicato stampa, gli interventi in Aula o in Commissione (nel caso non sia citato un progetto, una "vittoria" importante, ben lieti di ospitare su queste pagine una rettifica), ma almeno cercheremo di capire quali proposte legislative e ordini del giorno hanno presentato e, soprattutto, quanto tempo hanno speso sugli ambitissimi scranni del Parlamento per portare le istanze del loro elettorato. 

 Angela Schirò

Appartiene a quel patrimonio che l'Italia può vantare all'estero, rappresentato dalle nuove generazioni, dagli oriundi, un patrimonio di "cittadini del mondo" con un grande bagaglio di conoscenze e un forte attaccamento alle radici. L'On. Angela Schirò (Gernsbach-Germania, 1985) dopo gli studi ha subito manifestato un grande interesse verso la politica, il sociale, e nel 2016 è tra i fondatori dell'Associazione PD Karlsruhe. Nel suo programma elettorale ha voluto evidenziare, oltre alla volontà di "favorire l'implementazione di misure semplici per migliorare la vita di tanti italiani all'estero, un sostegno maggiore per l'apprendimento linguistico e per l'integrazione sociale, percorsi facilitati di riconoscimento dei titoli di studio, seri supporti per una migrazione consapevole e lotta allo sfruttamento e al lavoro nero", anche il suo sostegno allo Ius soli: "A 16 anni ho dovuto fare richiesta del permesso di soggiorno per poter vivere nel paese in cui sono nata. L'idea di essere considerata straniera a casa mia mi è sembrata una grande ingiustizia. Credo che sia necessario combattere per dare ai bambini stranieri nati e cresciuti in Italia la piena cittadinanza".

Tra i più giovani della circoscrizione Estero, è stata eletta nelle ultime consultazioni (ripartizione Europa) nelle liste del PD e iscritta allo stesso Gruppo. Fa parte della Commissione Affari Sociali.

Anche alla luce dei suoi numerosi comunicati stampa (una media di uno al giorno, se non sbaglio), l'Onorevole Angela Schirò, risulta tra i più prolifici degli eletti all'estero.

6 le proposte di legge presentate come primo firmatario: "Disposizioni per la promozione della conoscenza dell'emigrazione italiana nel quadro delle migrazioni contemporanee"; "Modifica all'articolo 9-bis del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2014, n. 80, concernente l'estensione della riduzione della tassa sui rifiuti a tutti i cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero"; "Concessione di contributi previdenziali figurativi per maternità o adozione" presentate tutte nel 2018; "Modifiche al codice civile e altre disposizioni in materia di cognome dei coniugi" e "Istituzione di una Commissione parlamentare sull'emigrazione e sulla mobilità degli italiani nel mondo" presentate nel 2019; e "Modifiche al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64, in materia di attribuzione al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale della competenza per la selezione del personale da destinare alle scuole italiane all'estero" (2020).

Numerose le proposte cui ha dato sostegno come cofirmatario, ricordiamo solo quelle di stretto interesse per le comunità all'estero: Istituzione della Giornata nazionale degli italiani nel mondo, Disposizioni per il sostegno dello sport italiano nel mondo e la promozione della pratica sportiva tra gli italiani all'estero, Commissione parlamentare sull'emigrazione e sulla mobilità degli italiani nel mondo, Modifiche alla legge 30 dicembre 2010, n. 238, in materia di incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia; Modifiche alla legge 27 dicembre 2001, n. 459, in materia di esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini italiani residenti all'estero, Disposizioni concernenti il riconoscimento dei titoli di studio scolastici e dell'istruzione superiore rilasciati all'estero; Disposizioni in materia di corresponsione dell'assegno sociale ai cittadini italiani residenti all'estero. 

40 gli atti presentati tra cui 1 interpellanza urgente, 1 interrogazione a risposta scritta, 13 interrogazioni a risposta in Commissione, 22 interrogazioni a risposta immediata in Commissione. Lo scorso 31 marzo, l'interrogazione rivolta al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, ha avuto come tema la presenza degli italiani in Spagna, che attualmente ammonta "a circa 275 unità ufficialmente censite dagli uffici di statistica spagnoli; tale numero diventa più elevato (oltre 340.000) se si fa riferimento a coloro che posseggono il cosiddetto numero Nie, vale a dire il numero di identificazione degli stranieri; tale dimensione rende la comunità italiana la quarta tra quelle straniere per peso numerico, con una tendenza alla crescita costante, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia durante il 2020, quando gli italiani sono aumentati di 7.000 presenze (+2,5 per cento)". La questione sollevata dall'On. Schirò riguarda, "l'impossibilità di godere della doppia cittadinanza, dal momento che il Paese iberico la consente solo durante la minore età, mentre raggiunti i 18 anni costringe lo straniero residente sul proprio suolo che voglia naturalizzarsi a scegliere tra la cittadinanza originaria e quella acquista", ha quindi avanzato la richiesta al Governo "se non ritenga di avviare con le autorità spagnole, con la dovuta continuità e convinzione, i contatti necessari per definire un accordo bilaterale volto al reciproco riconoscimento della doppia cittadinanza a beneficio dei cittadini dei due Paesi".

Un'altra interrogazione a risposta scritta (novembre 2020), indirizzata al Ministro degli Esteri e al Ministro dell'Interno, ha voluto far luce su alcune questioni relative al referendum del settembre 2020: "nei Paesi compresi nella ripartizione America Meridionale, si sono manifestate notevoli diversità di comportamento da parte delle nostre autorità diplomatiche e consolari nell'adozione di modalità operative e organizzative inerenti allo svolgimento del procedimento elettorale". Tali difformità hanno riguardato, in particolare, l'invio dei plichi e "le modalità di rientro e di raccolta delle buste preintestate, contenenti le buste con le schede votate".

Dopo aver elencato nei dettagli le anomalie riscontrate, ha chiesto "se il Governo nelle prossime occasioni elettorali, non ritenga di dare indicazioni miranti ad una maggiore uniformità dei comportamenti e delle soluzioni organizzative da adottare nei consolati, in particolare per quanto riguarda i tempi di invio dei plichi e le modalità, non solo postali, di restituzione delle buste, in modo da avere omogeneità di azione".

Nei suoi atti, si è occupata anche delle ripercussioni, a seguito dell'uscita dall'Europa, per i 700 mila italiani in Gran Bretagna (2019); le carenze dei servizi consolari dovute anche alla continua crescita della presenza italiana (il caso specifico riguardava i connazionali a Monaco) ed anche le difficoltà causate dal sistema di prenotazioni on line "che, per altro, risulta spesso inattivo e non consentirebbe di prenotare un appuntamento prima di 6-8 mesi". Stesse problematiche, evidenziate in altre interrogazioni, anche per la rete consolare in Spagna e per la comunità in Lituania. 

Altro tema affrontato dall'On. Schirò, quello delle "difficoltà dell'inserimento scolastico dei figli di italiani, nel rigido e selettivo sistema tedesco, già evidenziate e attentamente studiate negli ultimi tre decenni dello scorso secolo, pur attenuandosi e differenziandosi con lo sviluppo dei processi di integrazione nella società di insediamento, si sono comunque protratte nel tempo e tendono a manifestarsi diffusamente con l'arrivo delle nuove famiglie immigrate" (interrogazione del 2018). 

Per quanto riguarda le interrogazioni a risposta in Commissione, citiamo solo una delle ultime (25 maggio 2021), indirizzata al Ministro dell'Interno, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, in riferimento al periodo della pandemia che, tra le varie problematiche ha "ulteriormente limitato e appesantito lo svolgimento dei servizi consolari per i connazionali, che hanno visto aumentare le già gravi difficoltà di ottenere risposte in tempi congrui anche per le pratiche amministrative più necessarie ed urgenti; in particolare, i tempi per ottenere degli appuntamenti con gli uffici consolari si sono progressivamente dilatati, oscillando, secondo le circoscrizioni, da alcuni mesi a qualche anno, con comprensibili e seri disagi per coloro che, ad esempio, hanno bisogno del rinnovo dei documenti di identità e del passaporto".

L'On. Schirò ha quindi chiesto di adottare iniziative "al fine di consentire l'emissione della carta di identità elettronica presso i comuni di iscrizione all'Aire per coloro che ad essi si rivolgeranno per il rinnovo di tale documento, allo scopo di decongestionare gli uffici consolari in questa fase di particolare difficoltà e, in prospettiva, di evitare inutili duplicazioni; se non ritengano di prevedere un piano di intervento straordinario volto all'avvio di un percorso di regolarizzazione nell'attività dei consolati che consenta a coloro che intendano rientrare in Italia nel corso dei prossimi mesi estivi di dotarsi dei necessari documenti di viaggio". 

Numerosi anche gli interventi in Aula e in Commissione, è stata relatore, tra l'altro, della proposta per istituire la Giornata nazionale degli Italiani nel Mondo.

In occasione dell'audizione del Sottosegretario Benedetto Della Vedova presso il Comitato permanente sugli Italiani all'estero e sulla Promozione del Sistema Paese (23 giugno scorso), ha ribadito le difficoltà che molti connazionali all'estero stanno affrontando a causa dei documenti scaduti. "Questo è un grandissimo problema, per non parlare di tutti gli altri fondamentali diritti di cittadinanza che in questo momento ci lasciano attendere molto. Noi italiani all'estero dobbiamo aspettare mesi per avere un appuntamento nei consolati. (...) Sono qui solo per fare un appello: noi eletti all'estero, di tutti gli orientamenti e di qualsiasi area geografica, abbiamo fatto le proposte su tantissime questioni che riguardano gli italiani all'estero. Noi ci siamo e siamo pronti a dare una mano per avviare anche un piano straordinario per cercare di risolvere in qualche modo, perché come ha detto bene il presidente Billi è una bomba che rischia di esplodere. Inoltre, il legame forte tra gli italiani all'estero e l'Italia rischia anche di spezzarsi proprio per i diritti che ci vengono in un certo senso negati. Ad ogni modo, la ringrazio Sottosegretario, ma diamoci una mossa, perché la situazione della rete consolare all'estero sta diventando veramente insostenibile".

Numerosi, come ricordato, i suoi comunicati stampa, tra gli ultimi, quello sul suo odg accolto dal Governo (firmato anche da La Marca e Ungaro) "sull'assegnazione del personale scolastico all'estero" che impegna il Governo "a valutare l'opportunità di operare affinché siano superati i ritardi nella destinazione del personale scolastico nelle sedi estere, in modo da evitare, come accaduto negli scorsi anni, che a diversi mesi di distanza dall'inizio dell'anno scolastico, solo una parte dei posti vacanti siano stati ricoperti dal loro legittimo titolare". Altro comunicato riguarda "i titolari di una pensione estera corrisposta da fondi di categoria che si trasferiscono in Italia", anche questi pensionati "hanno diritto al regime agevolativo fiscale del 7%". L'agevolazione fiscale, ha precisato l'On. Schirò, "si applica infatti ai titolari di pensione estera – a prescindere dalla loro nazionalità – che trasferiscono la propria residenza fiscale nei comuni del Mezzogiorno d'Italia con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti o in uno dei Comuni con popolazione non superiore a 3.000 abitanti, rientranti nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto 2016, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017". 

Secondo le rilevazioni di Openparlamento, l'On. Schirò è stata presente in Aula 5.098 su 8.796 (57.96%), 3.618 le assenze (41.13%). 5 i voti ribelli, 80 le missioni (dati del 19 luglio). 

di Giovanna Chiarilli