Il Maestro ha compiuto gli anni. Ottanta ieri. Sì, anche di musica nella sua qualità di esimio direttore d'orchestra, musicista di valore mondiale. E come tale conosciuto e apprezzato in ogni angolo della terra. La sua Napoli festeggia Riccardo Muti. Ieri ne ha celebrato il compleanno, ma le manifestazioni in suo onore proseguono in questi giorni, Muti felicissimo di un riconoscimento, onorato di ricevere il premio dal suo conservatorio. Il San Pietro a Majella dove studiò per diventare poi quello che è diventato. Un numero uno nel mondo musicale. Il grande direttore d'orchestra. 

Muti festeggiato circondato da amici storici e tanti musicisti giovani e giovanissimi, suoi devoti ammiratori. Due appuntamenti napoletani come ha chiesto e desiderato il Maestro. Sabato sarà a Scampia, in mezzo a tantissimi ragazzi che lo aspettano ansiosi e felici, per il progetto "Musica libera tutti". Una meravigliosa occasione per uno dei più grandi direttori d'orchestra di questo nostro tempo. Un'occasione sospesa tra i ricordi e uno sguardo rivolto al futuro, delle nuove generazioni musicali di Napoli. 

Il giorno del compleanno Muti lo ha trascorso e quasi interamente consumato nella casa di Ravenna, con moglie, figli e nipoti. Oggi torna invece sul podio per dirigere l'orchestra giovanile Luigi Cherubini nella sinfonia "Dal nuovo mondo" di Dvroak. L'appuntamento è nel palazzo del Quirinale per il G20 della cultura, con diretta su Rai Uno alle20:30. 

Ma il fermento più grande è al conservatorio San Pietro a Majella. Dove fervono i preparativi per un momento destinato ad entrare nella storia di Napoli. "Consegneremo un riconoscimento al Maestro e ci saranno altre sorprese", annuncia con orgoglio e soddisfazione il direttore artistico degli Ex Allievi di San Pietro a Majella, Elio Lupi. Il gruppo scelto è presieduto da monsignor Vincenzo De Gregorio. L'invito è pervenuto a Muti fin dal mese di gennaio, accolto immediatamente con grande gioia. Muti ha un particolare predilezione per allievi e docenti del "suo" conservatorio. La felicità di trasmettere loro la sua esperienza e di ritrovarsi nella casa dove ha iniziato. 

Muti ha la tessera onoraria dell'associazione, dedicata allo sviluppo del comune patrimonio di formazione culturale. E ne incarna con precisione lo spirito attraverso la musica di messaggi di pace e di speranza "per una vita migliore". Un esempio per i giovani per il suo inflessibile rigore. Gli allievi del San Pietro a Majella hanno preparato davvero grandi cose. Una mostra fotografica sugli esordi di Riccardo Muti, dagli anni del conservatorio alle prime direzioni d'orchestra. Tra cui una storica al Teatro Partenio di Avellino. 

La serata è a inviti. Scontata la presenza e la partecipazione di alcuni ottimi amici e ammiratori del Maestro: Kiki Bernasconi, Massimo Bertucci, Michele Campanella. Unica presenza istituzionale ammessa il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Nell'occasione, annuncia il presidente Carmine Santaniello, "sarà presentato il progetto esecutivo del restauro del San Pietro a Majella, finanziato dalla Regione". Il concerto dell'orchestra barocca del San Pietro a Majella (direttore Antonio Florio, liutista Franco Pavan, e due soprani campani di alto livello, Rosa Freola e Maria Grazia Schiavo, molto legate a Muti) preceduto dalla conversazione sul libro "Le sette parole di Cristo" con Massimo Cacciari e monsignor De Gregorio. 

L'ensemble di docenti e allievi del Dipartimento musica antica eseguirà pezzi inediti e rari. Tra questi il brano di Guglielmi per due soprani e arcilluto. Il programma racchiude nella sua integrità le radici di cui il Maestro Muti va fiero. Autori napoletani, il pugliese Paisiello, Sarro e Piccinni, Vinci e Porpora. "Posso tranquillamente definirmi un apulo-campano", ripete spesso Muti, da madre napoletanissima e papà di Molfetta.

Il Maestro ha già incontrato due volte i giovani musicisti di Scampia. Hanno preparato la Sinfonia N.40 di Mozart. La eseguiranno sabato mattina alla rettoria di Santa Maria della Speranza in forma privata, ammessi solo i genitori. "è la prima volta che i nostri ragazzi ricevono la visita di un direttore di fama, sono emozionatissimi". E quanto loro, forse, il direttore di "Musica libera tutti", Francesco Avitabile. 

Muti sarà l'attento ascoltatore. Prima o dopo, il Maestro terrà una lezione di musica e di umanità, ribadendo quello che già ha espresso in passato: "grande attenzione e vicinanza verso i giovani ragazzi della nostra giovane orchestra". Muti ripete spesso, a tutti e in qualsiasi occasione, di credere "nella cultura di Napoli e nel valore di vivere a Napoli". Qualcuno spera addirittura in un suo momento sul podio di Scampia. Sarebbe pretendere troppo, però mai dire mai.  

Franco Esposito