Lettera al Direttore

Gentile Direttore, caro Commendator Porpiglia,

ti scrivo per felicitarmi della decisione motu proprio del nostro meraviglioso Presidente Mattarella di conferirti direttamente l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, senza passare attraverso le due precedenti nomine a Cavaliere e Ufficiale OMRI. Dalla nascita di Gente d’Italia circa 24 anni fa a New York sei stato troppo impegnato nell’adempiere agli oneri del buon giornalismo, quello vero, fondato sui fatti, per trovare il tempo di perseguire l’iter di presentazione del tuo nome al riconoscimento della Repubblica Italiana, come invece hanno fatto in troppi molto meno meritevoli di te.

Siamo orgogliosi di te. Ogni mattina – in qualunque fuso orario ci troviamo – abbiamo la gioia di aprire e leggere il “nostro” giornale, che è “nostro” perché noi siamo davvero la “Gente” dell’Italia nel mondo e perché nel tuo quotidiano ci riconosciamo con le luci e le ombre, l’attualità e la storia, l’informazione scientifica e l’analisi politica, il coro delle opinioni contrastanti che sono le uniche a proteggere davvero la democrazia, contro gli inciuci, i cerchiobottismi, gli opportunismi e le prosopopee. 

Grazie, Mimmo, di averci richiamato costantemente ai nostri diritti e ai nostri doveri raccontandoci il mondo com’è.

Grazie, Mimmo, l’onore che hai ricevuto ci fa credere che sia ancora possibile mantenere viva l’italianità nel mondo, insieme al nostro senso di dignità, al rispetto delle leggi e della Costituzione, e alla nostra convinzione che l’Italia è una grande nazione, piena di bellezza e di intelligenza, ovunque sia presente attraverso chiunque di noi.

Per favore, non mollare mai!

Silvana Mangione

V. Segretario Generale del CGIE.