Di MIMMO PORPIGLIA

Da giorni il telefono e la mia mail sono pieni di messaggi da parte di lettori del giornale, amici e conoscenti che mi hanno fatto gli auguri per la nomina a Commendatore al merito della Repubblica. Sono davvero tante le attestazioni di stima che mi risulta anche difficile rispondere a ognuno. E allora colgo l’occasione per ringraziare tutte queste persone che mi hanno dedicato un pensiero. Complimenti mi sono arrivati anche da persone che onestamente non mi aspettavo. Penso, per esempio, all’ambasciatore italiano a Montevideo Giovanni Battista Iannuzzi che mi ha scritto appunto per congratularsi. Davvero un bel gesto che ho gradito, anche perché questo giornale non ha lesinato alcune critiche alla stessa ambasciata (sempre nel rispetto del diritto di cronaca), ma che probabilmente non ha scalfito quel rapporto di collaborazione e di stima che deve esserci tra un quotidiano che lavora per gli italiani all’estero e un’ambasciata che è il luogo principe dei connazionali che lì vi trovano necessariamente un po’ d’Italia. Alla fine, l’obiettivo è il bene comune degli italiani. Lo ripeto ancora una volta: l’essere stato nominato Commendatore mi dà uno stimolo in più a dedicarmi ancora di più ai bisogni e alle necessità delle persone per cui scriviamo da più di 20 anni oramai. Durante la mia ‘terza visita’ al Quirinale, inoltre, ho avuto la conferma che il capo dello Stato Sergio Mattarella ha a cuore le vicissitudini di chi, volente o nolente, non vive più all’interno del BelPaese. Insomma, una bella rassicurazione, in un periodo davvero difficile dove magari le distanze tra l’Italia e il ‘resto del mondo’ si erano ampliate a causa di questa maledetta pandemia. Negli ultimi mesi, avrete notato, ‘La Gente d’Italia’ è stato molto critico con il governo proprio per via di alcune decisioni che sembravano (e comunque ancora sembrano) penalizzare in qualche modo gli italiani all’estero. Ultimo in ordine temporale, la questione relativa al Green pass che comunque a giorni dovrebbe dare qualche risposta anche ai tantissimi connazionali che non hanno la possibilità di usufruirne nella nostra Patria anche avendo magari completato la campagna vaccinale. Insomma, qualcosa sembra muoversi e dopo aver parlato con il Presidente sono uscito molto tranquillizzato dal Quirinale. Ho avuto le risposte che cercavo: gli italiani all’estero non sono soli, sono sempre nei pensieri di Mattarella. Che per noi è più che una garanzia. È, come si dice in gergo, Cassazione. Grazie a tutti voi, insomma.