Vaccini obbligatori? Facoltativi? E se si è minorenni? In queste ore il Comitato nazionale di bioetica si è espresso in merito alla delicata situazione dei minori di 18 anni che intendono (o meno) vaccinarsi contro il coronavirus e sul rapporto con il consenso o il dissenso da parte dei genitori o tutori legali.

SE L'ADOLESCENTE SI RIFIUTA...
Nel caso in cui un adolescente rifiutasse di vaccinarsi - spiega il Comitato -, a fronte del consenso dei genitori, si ritiene "importante e auspicabile che l'adolescente sia informato che la vaccinazione è nell'interesse della sua salute, della salute delle persone prossime e della salute pubblica ma appare corretto non procedere all'obbligo di vaccino in mancanza di una legge, ma porre in essere misure atte a salvaguardare la salute pubblica".

SE IL GIOVANE VUOLE MA I GENITORI SONO CONTRARI...
Al contrario, se un minorenne volesse vaccinarsi contro il coronavirus e i suoi genitori fossero contrari, questo deve essere ascoltato da personale medico con competenze pediatriche e "la sua volontà deve prevalere", sempre in quanto in linea con il "migliore interesse della sua salute psico-fisica e della salute pubblica".

PER I GIOVANI CON MALATTIE PER LE QUALI SI RACCOMANDA L'INIEZIONE
Discorso diverso per gli adolescenti con malattie per le quali la vaccinazione è raccomandata. Dove, invece, emerge l'obbligo dei genitori (o di chi ne fa le veci) di garantire il miglior interesse per il minore, "con ricorsi al comitato di etica clinica o ad uno spazio etico e, come extrema ratio, al giudice tutelare".