Egregio Direttore,

 Sentiamo ciclicamente molto parlare di italiani all´estero, di comunitá italiane all'estero bene prezioso per la ripresa del Made in Italy, di attenzione delle istituzioni agli italiani all'estero etc. Bellissime parole. Peró i fatti...

Sono di Roma e per vicende varie vivo in Brasile da una ventina d'anni, a Porto Alegre. Mi sono anche occupato vivamente di comunitá italiane, elezioni Comites etc. Dopo anni passati come manager di multinazionali mi dedico a consulenze per internazionalizzazione di imprese. 

A proposito di Italia e di vicinanza con l'Italia le presento la mia storia in sintesi. Volevo (e voglio) andare in Italia, cosa che ritenevo fosse mio diritto come cittadino italiano. Mi ero programmato per passare quaranta giorni in Italia a casa della mia famiglia ad Anzio.

A metá Giugno contatto l'agenzia viaggi per il biglietto e mi accorgo che devo entrare nel sito del Ministero della Salute per scaricare un formulario per ottenere l'approvazione all' entrata.  

Invio la richiesta all'indirizzo email indicato giustificando il viaggio come ricongiungimento familiare per visitare mia mamma, anziana su sedia a rotelle e non in buone condizioni di salute. Da quasi tre anni che non la vedo.  Inviata questa domanda il 15 giugno sera il successivo 16 mattina ottengo la risposta nella quale mi si dice che  "non è possibile, ad oggi, rilasciare l'autorizzazione all'ingresso in Italia, dal Brasile."

Cerco soluzioni alternative e non le trovo. Riprovo il 23  successivo chiedendo il riesame urgente della decisione come prassi con la pubblica amministrazione italiana.  Ho la notifica della lettura del messaggio da parte del destinatario ma non ho ancora ricevuto la risposta.

Il caso non é solo mio e della mia famiglia. In Brasile siamo quasi 500.000 cittadini italiani che abbiamo parenti, familiari e affetti in Italia. Per dare un'idea le rammento che l'Alitalia sulla rotta Brasile Italia, quando ancora si viaggiava, aveva 10 voli alla settimana tutti sempre pieni. Oggi siamo impediti a viaggiare esclusi dalla nostra madrepatria con una decisione di dubbia costituzionalitá. Come si puó negare l'accesso all'Italia a chi é cittadino italiano?

Non si capisce a cosa servano i test PCR da realizzare all´imbarco e allo sbarco a Fiumicino. A cosa serva indicare dove uno passi la quarantena quando richiesta. Io avevo indicato casa mia ad Anzio con indirizzo e telefono, ero quindi rintracciabile e controllabile. A cosa serve vaccinarsi se neanche i vaccini vengono presi in considerazione? Io e mia moglie abbiamo completato rispettivamente Oxford AstraZeneza e Pfizer. 

Noi italiani all'estero non siamo tutti fessacchiotti e gonzi, come spesso ci vogliono fare passare. Non siamo privi di notizie dall´Italia. Ci ricordiamo tutti che all´inizio della pandemia i governatori delle regioni del nord chiesero lo stop all´arrivo dei voli dalla Cina, per passeggeri di qualsiasi nazionalitá. Vennero tacciati di razzisti. Poi abbiamo visto com'é andata.

Sempre dalle notizie dall'Italia che ci giungono vediamo che migliaia di clandestini arrivano in forma illegale in Italia da paesi nei quali non esiste alcun controllo sanitario. E vengono tutti accettati. Quindi si usano due pesi e due misure. Per i clandestini accesso libero, per noi italiani é vietata l´entrata.

L'attuale misura del governo italiano punisce e mortifica una delle più numerose comunitá italiane all'estero. In Brasile si calcola che circa 25 milioni di persone abbiano ascendenze italiane. É una misura discriminatoria e vessatoria.  

Purtroppo non abbiamo nessuno che ci difenda. 

Cordialmente suo

STEFANO CALCARA

Consulenze/Consultorias Sales Network

Internazionalizzazione/Internacionalización/Internacionalização de empresas