Comites: queste elezioni non s'hanno da fare. Non ora, almeno. Non in piena pandemia, quando il diritto al voto viene drasticamente minato. E’ questo il senso della lettera-appello rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (inviata al direttore de "La Gente d'Italia" Mimmo Porpiglia) "nella Sua qualità di Capo dello Stato e rappresentante dell'unità nazionale” (e dunque anche degli italiani che vivono oltre i confini dello Stivale), da Michele Schiavone, segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “Il prossimo 3 settembre, dovrebbero essere indette le elezioni per il rinnovo degli organismi di rappresentanza di base, i Comitati degli Italiani all'Estero – Com.It.Es. che dovrebbero poi svolgersi il 3 dicembre” ricorda Schiavone. Ebbene, rimarca il segretario del Cgie: “le condizioni sanitarie nel mondo non permettono ovunque la partecipazione dei nostri connazionali per la scelta dei propri rappresentanti” e, quindi, “senza un rinvio delle elezioni, si rischia una Caporetto per la credibilità e l'immagine di questa istituzione basilare”. Dal 2015, prosegue Schiavone: “in sostituzione del suffragio universale, per i Com. It.Es. è stata apportata la grave limitazione” della cosiddetta “opzione inversa”, per cui “ogni avente diritto deve manifestare la volontà di voto con dichiarazione scritta e firmata, accompagnata da un documento ufficiale comprovante la cittadinanza italiana”. Ne consegue, che la “modalità di partecipazione” deve “essere presentata alle sedi diplomatico–consolari, già in grave affanno da anni per la carenza di funzionari dall'Italia, di personale locale, in generale di risorse umane e finanziarie per l'organizzazione delle consultazioni e di strumenti digitali e informativi adeguati per gestire questa importante scadenza”. A ciò si aggiunge, “la pandemia che infuria ancora in molti Paesi dell'emisfero australe e registra una tendenza in notevole crescita anche nell'emisfero boreale”. Insomma: “andare al voto in queste condizioni - è il monito del rappresentante del Cgie - assicurerebbe al massimo la partecipazione del 2% dell’elettorato attivo, delegittimando così, gravemente e permanentemente le nostre rappresentanze di base”. Per il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero: “ci troviamo di fronte a un reale e concreto caso di necessità e di urgenza, quale quello previsto dall’articolo 77 della Costituzione che consente al Governo di adottare un Decreto Legge per il rinvio delle elezioni dei Com. It.Es. almeno fino a giugno 2022, quando il mondo avrà messo sotto controllo la diffusione del virus e delle sue varianti”.