Tutti contro Claudio Durigon. O quasi. Non si placano le polemiche sollevate dalla proposta del sottosegretario leghista all'Economia di intitolare nuovamente ad Arnaldo Mussolini, fratello del duce, un parco pubblico di Latina ora dedicato ai giudici Falcone e Borsellino. Da sinistra (ma per la verità non solo da quello schieramento), tutti hanno chiesto la testa dell'esponente del governo, arrivando a presentare una mozione di sfiducia nei suoi confronti, che sarà discussa subito dopo l'estate, alla riapertura del Parlamento. Matteo Salvini, dal canto suo, ha scelto di difendere il capo della Lega del Lazio. "Durigon è un bravissimo sottosegretario alle Finanze" ha commentato. Parole forti, le sue, forse anche di prammatica perché, a voler dar retta ai soliti beninformati di turno, anche l'ala nordista/giorgettiana del partito di via Bellerio avrebbe deciso di scaricare il “suo” sottosegretario. Tradotto in soldoni: Durigon sarebbe sempre più isolato con il premier Mario Draghi che, alla fine, avrebbe deciso di defenestrarlo.