Era dall'11 marzo del 2020 che mancava il pubblico negli stadi in Uruguay, un'assenza pesantissima per un popolo che vive della passione per il calcio e che ne è rimasto parzialmente orfano in questo lunghissimo periodo. Il ritorno degli spettatori sugli spalti si è avuto mercoledì sera in occasione dell'incontro di Copa Sudamericana tra il Peñarol e lo Sporting Cristal dove hanno assistito 5mila tifosi: un ritorno simbolico alla normalità che rappresenta un nuovo inizio dopo i mesi più difficili dell'emergenza sanitaria che oggi sono ormai alle spalle.

"Una situazione eccezionale merita una soluzione eccezionale" aveva affermato pochi giorni fa il presidente Luis Lacalle Pou nell'annunciare questa iniziativa, una riapertura parziale a cui ne seguiranno altre prossimamente.

Nei pressi dello stadio Campeón del Siglo è stato allestito un forte operativo di sicurezza in un evento organizzato dalla Segreteria Nazionale dello Sport insieme ai ministeri della Salute e dell'Interno che hanno affiancato il club e la Conmebol nella lunga fase preparatoria. Distanziamento tra persone e uso obbligatorio della mascherina per tutto il tempo sono state alcune delle caratteristiche di questa serata tanto attesa.

Come espresso dal presidente Lacalle Pou quella del Peñarol è stata un'eccezione nel piano del governo per la riapertura degli stadi la cui realizzazione avverrà in tre diverse tappe e con una capacità inizialmente limitata: cominceranno nei prossimi giorni i campionati amatoriali dell'interno del paese dell'Organización del Fútbol del Interior (Ofi), poi i due incontri di inizio settembre della nazionale valevoli per le qualificazioni ai Mondiali del 2022 e infine il campionato di prima divisione con il girone Clausura che dovrebbe partire l'11 settembre.

di Matteo Forciniti