E finalmente il sogno è diventato realtà. Martin Adler, a 97 anni, è riuscito a riabbracciare Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi. È successo a Bologna al termine di una ricerca che grazie a social si è potuta concludere nel migliore dei modi. Adler, arrivato in Italia, a Bologna indossando una t-shirt con la scritta 'Martin's bambini, forever kids' ha potuto così riabbracciare i bambini (oggi tutti vicini all'ottantina) che aveva salvato nel 1944.

Originario del Bronx, durante la II Guerra Mondiale, Martin Adler che faceva parte del 330th Infantry Regiment, nell'ottobre del 1944 entrò in una casa di Monterenzio (in provincia di Bologna), una volta all'interno, assieme a un compagno, sentii dei rumori provenienti da un cesto: erano pronti a sparare perchè pensavano fossero dei tedeschi, ma prima di premere il grilletto il grido "Bambini, bambini".

Era la mamma di Bruno, Mafalda e Giuliana. "Quando vidi i tre piccoli - ha raccontato Adler - il mio cuore si è sciolto e ho chiesto alla signora se potevo fare un foto con loro. Perchè la mamma era uscita dal nulla, mettendosi davanti alla mia pistola per impedirmi di sparare. Il suo stomaco contro la canna dell'arma, urlava 'Bambinis, bambinis' e mi picchiava sul petto. L'eroe è stata lei, non io. Potete immaginarvi una persona che si mette davanti a una pistola?".

L'incontro all'aeroporto di Bologna, con Adler sulla sua sedia a rotelle è stato commovente e davvero senza precedenti. Tutto grazie alla figlia dell'ex soldato americano, Rachelle Donley che durante la fase più acuta della pandemia ha pensato di cercare la maniera di mettersi in contatto con quei tre bambini diventati adulti. Lo scorso dicembre c'è stata la prima riunione, un incontro online, poi la decisione di volare in Italia non appena le restrizioni per il Covid si sono allentate. Un regalo enorme per Martin che in tutti questi anni, per l'esattezza 67, ha sempre pensato a quell'incontro, a quei tre piccoli italiani dei quali non aveva più saputo nulla.