Durissimo davvero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ieri è sceso nuovamente in campo in prima persona sul tema preponderante di questi giorni: la vaccinazione. Anche i violenti episodi delle ultime settimane, come le minacce a chi ‘sponsorizza’ l’immunizzazione non sono andate per niente giù al capo dello Stato, inaugurando l’anno accademico dell’Università di Pavia: “Voglio sottolineare – le sue parole - il dovere morale e civico della vaccinazione: questo è lo strumento che in grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus, lo strumento che la scienza ci ha consegnato in tempo straordinariamente breve”. Mattarella ha poi mandato un chiaro messaggio ai cosiddetti no-vax: “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione. Appellarsi a questa libertà di non immunizzarsi è in realtà una richiesta di licenza di mettere in pericolo la salute e la vita altrui e di quanti hanno permesso fino a questo momento, con il loro senso di responsabilità, di riaprire l’università e l’economia. Chi pretende di non vaccinarsi, ovviamente con l'eccezione di coloro che non possono vaccinarsi, e vuole frequentare luoghi di lavoro e svago, costringe gli altri a rinunciare alle proprie libertà e alla normalità di vita”. Poi il numero uno del Quirinale ha lanciato l’avvertimento più importante, mandando anche qualche messaggio ai tutori dell’ordine, in merito alle vili aggressioni cui sono stati sottoposti chi mette la propria faccia a favore della vaccinazione: “Le espressioni di violenza e minacce contro medici, giornalisti e scienziati sono fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza e sanzionati con doveroso rigore”.