Dunque, l’obbligo del Green Pass resta confermato in posti di ritrovo come cinema e ristoranti, ma già da domani, nel corso di un consiglio dei Ministri, sarà allargato ai dipendenti della pubblica amministrazione e del settore privato, ma anche in alcuni luoghi di lavoro dove sono possibili assembramenti, come per esempio nei centri commerciali. Ma per il momento non si andrà oltre e dunque non servirà nessun certificato per presentarsi, per esempio, in fabbrica.

Ma di certo entro l’inizio dell’autunno, in base anche ai numeri del contagio, il governo potrebbe adottare una linea più drastica e dunque estenderlo quasi ovunque. Dopo la riunione di domani, comunque, se ne saprà di più. Insomma saranno giorni fondamentali per il prossimo futuro italico.

Di certo è una buona notizia quella lanciata ieri dal commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo: “Rinnovo – ha detto – nuovamente l’appello a tutti di vaccinarsi, perché il nostro Paese è vicinissimo all’immunità di gregge”. Il Generale è poi passato ai numeri, affermando che “è stato superato di poco l’80% delle prime inoculazioni”.

Fatti i conti, “è un traguardo importante perché ciò significa che alla fine del mese raggiungeremo 80% di platea completamente vaccinata, ossia 43 milioni e 200mila cittadini dai 12 anni in su che termineranno il ciclo”. Figliuolo ha poi continuato a chiedere la massima prudenza perché la variante Delta è molto contagiosa e “può colpire anche i vaccinati, anche se i sieri limitano di tanto i ricoveri in ospedale o in terapia intensiva”.

Il grande rimpianto, per il commissario, va letto nella volontà di chi non vuole immunizzarsi: “A oggi ci sono delle preoccupazioni per la fascia 50-59 anni in cui ci sono ancora 1,8 milioni di persone non vaccinate. Il vaccino va fatto, il nostro compito è convincere, ulteriori decisioni spettano al governo”.