I talebani hanno deciso che le donne afghane non potranno più giocare a cricket né a nessun altro sport che "esponga i loro corpi" o le mostrino ai media. Lo ha detto in un'intervista all'emittente australiana Sbs news il vicecapo della Commissione cultura dei talebani, Ahmadullah Wasiq. "Non credo che alle donne sarà consentito di giocare a cricket perché non è necessario che le donne giochino a cricket", ha dichiarato Wasiq, spiegando che nel gioco "potrebbero dover affrontare situazioni in cui il loro viso o il loro corpo non siano coperti. L'Islam non permette che le donne siano viste così".

Inoltre, "questa è l'era dei media, e ci saranno foto e video, e la gente li guarderà. L'Islam e l'Emirato islamico non consente alle donne di giocare a cricket o qualunque altro tipo di sport che le esponga". La mossa dei talebani mette a rischio l'atteso match di cricket previsto in Australia a novembre tra le due nazionali maschili, perché per poter giocare l'International Cricket Council richiede a tutti i suoi 12 membri di avere anche una squadra nazionale femminile.

Nuove proteste a Kabul per il terzo giorno consecutivo: gruppi di donne sono scese nuovamente in strada, dopo che ieri i talebani hanno definito illegali le marce e hanno sparato in aria per disperderle. Nel mirino degli studenti coranici anche giornalisti e cameraman che seguono le manifestazioni: il direttore del quotidiano Etilaatroz, Zaki Daryabi, ha denunciato che cinque dei suoi reporter sono stati fermati e due sono stati picchiati, con decine di frustate sulla testa e la faccia. I giornalisti sono stati poi rilasciati.

Esperienza analoga per il producer della giornalista di Euronews, Anelise Borges, fermato mentre i due stavano tentando - senza successo - di coprire le nuove proteste delle donne nella capitale: "Il mio producer è stato rilasciato dopo essere stato trattenuto per oltre tre ore. È stato picchiato e gli hanno confiscato telefono e portafoglio. È scosso ma ha detto che vuole tornare subito al lavoro", ha riferito la giornalista su Twitter, pubblicando anche una foto del collega.

Il portavoce dei talebani, Suhail Shaheen, ha fatto sapere che "coloro che vogliono tenere proteste pacifiche, possono farlo dopo aver ottenuto il permesso dalle autorità".