No Vax, violenti e anche armati di coltelli: questo quello che emerge dalle chat Telegram dei gruppi che il prossimo weekend scenderanno in piazza. Scenderanno in piazza per protestare contro "questa dittatura", scrivono nelle chat riportate dal Corriere della Sera. Tre di loro si chiamano "guerrieri" e dicono che non si fermeranno "finché non vedremo tutti i criminali della dittatura in galera". Purtroppo per loro si sono dovuti fermare davanti alla polizia però.

Ieri mattina infatti la polizia ha perquisito diverse abitazioni in diverse città appartenenti ai movimenti No Vax che su un gruppo Telegram avevano ipotizzato di compiere azioni violente nel corso delle manifestazioni contro i provvedimenti del Governo. Le indagini, coordinate dalla procura di Milano, sono state condotte dalla Digos e dalla Polizia Postale.  Le perquisizioni sono scattate a Milano, Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. Oltre alle abitazioni degli indagati, i controlli hanno riguardato pc, cellulari, tablet e account social.

I No Vax ipotizzavano su alcune chat di Telegram violenze, anche con armi, durante un imminente raduno No Vax a Roma. Gli indagati individuati nel corso di un'operazione della Polizia di Stato appartengono alle frange più scalmanate dei No Vax in Lombardia e in Italia. Per questo motivo sono scattate le perquisizioni. Dall'analisi dei messaggi pubblicati sulla chat dei "Guerrieri" è emerso che gli indagati, uno dei quali titolare di porto d'arma e già noto alle Forze dell'Ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto, si proponevano di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma nella Capitale il prossimo sabato.