Un vero e proprio affondo quello di ieri del presidente di Confindustria Carlo Bonomi che in pratica ha detto due cose. La prima: ci vuole l’obbligo vaccinale per mettere in sicurezza i lavoratori. La seconda: il governo non riesce però a trovare una quadra. In pratica, il numero uno degli industriali ha lanciato un appello all’esecutivo, affinché quanto prima si prendano delle decisioni definitive per il bene dell’Italia.

Confindustria – le sue parole – è a favore dell’obbligo vaccinale perché solo così possiamo mettere in sicurezza la salute di tutti. Ma oggi, anche per via del fatto che ci avviciniamo alle elezioni amministrative, il governo non riesce a trovare una sintesi”. Ma per Bonomi, questo è il momento di agire per mettere in sicurezza tutti i posti di lavoro per “avere un’economia sana possa garantire tutta una serie di importanti risorse per la nazione”.

E dunque, per Confindustria, il Green pass è una soluzione che deve essere confermata ovunque: “È l’unico strumento che abbiamo in questo momento per uscire da questa situazione”. Poi ancora parole rivolte ai governanti: “Chiediamo all’esecutivo di assumersi le sue responsabilità e di non lasciare gli imprenditori in prima fila senza la possibilità di avere strumenti per intervenire”.

A chi gli ha domandato cosa ne pensasse delle voci che vorrebbero Mario Draghi come nuovo presidente della Repubblica, Bonomi ha risposto: “Questo non è un nostro tema, abbiamo troppo rispetto delle istituzioni”. Il presidente ha anche commentato la decisione dell’Unione europea che si è espressa sfavorevolmente sui 900 milioni concessi come prestito ponte ad Alitalia e mai restituiti, perché violano le norme comunitarie sugli aiuti di Stato: “Non ci meravigliamo. Spero sinceramente che non sia più così con Ita, ma Confindustria è da anni che denuncia cosa stava succedendo su Alitalia”.