di Stefano Casini

Il Piemonte è una delle regioni più ricche d'Italia. Non è conosciuto soltanto per la FIAT che, per un secolo, è stata la ditta più grande del nostro paese. É anche conosciuto per la sua ricchissima cucina, per la generosità della sua terra bagnata dalle acque della Dora, della Fornida, del Tamaro e del Po.

Le usanze delle città, nel passato, sono molto diverse da quelle di oggi e una di queste è proprio il cibo italiano. Le tradizioni sono cambiate nel tempo per diversi motivi fra i quali, il tempo inclemente, ma anche a causa di una serie di invasioni e influenze straniere che fondamentali nell'ordine della formazione culturale e sociale della penisola.

Per questo motivo, in molti secoli, si sono accentuate le consuetudini regionali, determinando piú una definizione regionale piuttosto che l'unificazione. Ogni regione riflette attraverso il cibo il suo carattere individuale ben definito che la differenzia dalle altre. Per quanto riguarda il Piemonte, le fertili vallate e le colline del Monferrato o della Langa, sono ricoperte di vigneti, che, in seguito, si sono trasformate, per esempio nel Moscato d'Asti, nel Brolo, nel Nebbiolo o il Docetto, prelibate bevande che identificano ed esaltano il Piemonte e che, i piemontesi,  accompagnano al momento del dessert con i dolci. Le sue colline sono piene del profumo emanato da pesche, pere, mandorle e nocciole.

Com'è il terreno del Piemonte per il bestiame? Il terreno è adatto all'allevamento del bestiame, ottimo per la produzione di latticini e per questo è comprensibile che sogono in Piemonte formaggi straordinari per qualità e sapore come il gorgonzola, il castelmagno o il ranchera, la rabbiola e persino la fontina che, pur avendo origine in Val d'Aosta, si realizza con grande successo anche in Piemonte.

Tutta la varietà di squisita frutta e dolci di pasticceria creativa: il bonet (cappello) al cioccolato e amaretti, che consiste in uno sformato di cioccolato e amaretti. Le piccole bignole, la crema e la pasticceria varia, le torte soprattutto di noci e cioccolato. Il famoso gianduitto al cioccolato con nocciole a forma piramidale che ricorda il cappello di Gianduja. l'epicureo che rappresenta appunto il Piemonte.

Lo zabaione, secondo il racconto, deriva dall'abbreviazione di San Giovanni di Baylon, protettore dei pasticceri. Certamente, il Piemonte si caratterizza per i suoi dolci e il panettone basso (tipo Galup, o varietà dolce) é un esempio, Poi abbiamo il torrone alle noci, accompagnato da ottimi vini rossi e bianchi e spumanti dolci e secchi. La qualità di questi vini ha reso famosa la regione. Poi ci sono i digestivi: diversi amari, chinati, liquori alle erbe, genepi e le famose graffette (chiamate branda in dialetto).

Un'altra produzione pregiata e abbondante é quella del tartufo, caratteristica distintiva dell'unica regione che lo produce, specialmente nella zona di Alba. Bianco, considerato molto pregiato in gastronomia, conosciuto come tartufo bianco piemontese, essendo appunto il più apprezzato tra i cuochi piú famosi del mondo. Crescono sotto i pini, le querce e i faggi dei vicini boschi di Alba. Il tartufo si utilizza per insaporire piatti tipici italiani come insalata di carne cruda, fonduta, agnolotti ripieni di riso, selvaggina come lepre, fagiano, pernici e quaglie, oltre ai tajarini, tutti piatti tipici della Regione.

L'Origine degli agnolotti e dei piatti che spesso vengono preparati Gli agnolotti sono un alimento tipico italiano ed in particolare piemontese. Gli agnolotti fatti in casa sono quasi sempre ripieni di manzo, prosciutto, uova e maiale e conditi con noce moscata, salvia e tanto formaggio grattugiato. Altro piatto tipico sono le tagliatelle o i tagliolini (tajarin) all'uovo con burro dorato e tartufo.

Piatti comuni nella cucina piemontese sono i risotti in diverse presentazioni, cosí come i primi piatti:  gli gnocchi di patate a la brava, paste ripiene come le lasagne a la albese.

L'ingrediente essenziale della cucina piemontese è il riso che appunto abbonda in Piemonte perché raccolto in abbondanza nelle pianure di Novara e Vercelli raggiungendo, la sua produzione, la metà del raccolto totale italiano. Ciò rende comprensibile il fatto che il riso sia ampiamente consumato, con il risotto nelle sue molteplici presentazioni come piatto caratteristico.

La pasta più conosciuta e famosa sono i grassini, frutto di un'invenzione di un piemontese. Quando I grassini sono preparati in casa, sono conosciuti con il nome di rabatá.

I piatti più conosciuti e apprezzati del Piemonte sono i panini misti, molto simili a quello che chiamiamo "puchero" in Uruguay. Come condiscono alcuni piatti e qualche informazione sulla bagna cauda, un piatto che consiste in un misto di bollito, manzo, vitello, lingua, maiale, pollo, gallina che viene condito con salsa verde o rossa, mostarda d'uva o di pere, rametto aromatico. La bagna cauda è una salsa molto conosciuta che viene utilizzata non solo in Piemonte. La ricetta della bagna cauda prevede acciughe, aglio e olio d'oliva e si mangia calda. Per mantenerli tali, viene diviso in piccoli tegami di argilla (terracotta), ciascuno con il proprio fuoco individuale. É tradizione piemontese intingere diverse verdure che vengono tagliate per facilitarne l'inserimento nel sugo.  È condivisa tra più come un atto di convivenza e se ci fermiamo a pensare un po' è sempre un Fundeau de Bagna Cauda.

Nella cucina piemontese sono molto utilizzate preparazioni fritte sia salate che dolci. E soprattutto il fritto misto che si prepara con ventriglio, fegato, pollo, cervella e carré d'agnello. Si friggono a parte e si avvolgono in una sottile crosta dorata di amaretti, ammorbiditi nel latte. Sono accompagnati da semola dolce a forma di rombi.

È un piccolo riassunto della cucina piemontese e fa bene notare che è sempre interessante conoscere le usanze delle nostre diverse regioni che fanno parte della nostra cultura.