Gente d'Italia

Franca Mattiello, la leghista che paragona il Green Pass al passaporto di Hitler…

Il Green Pass come il passaporto genealogico istituito da Hitler che certificava l’appartenenza alla razza ariana: a finire nella bufera per quanto scritto su Facebook è la leghista Franca Mattiello. L’esponente del Carroccio, riportano i giornali locali, se ieri non fosse mancato il numero legale sarebbe entrata a far parte del consiglio comunale di Vicenza. Quelle frasi ora rischiano di costarle care.

“Parole così non sono degne di chi vuole ricoprire un ruolo di amministrazione – dice il commissario della Lega veneta, Alberto Stefani -. Il Carroccio si dissocia e prenderà provvedimenti nei confronti della militante”. Immediate le proteste dall’opposizione.

“In una delle regioni più colpite dal Covid e che ha pagato un prezzo altissimo di morti – afferma l’eurodeputata del Partito democratico, Alessandra Moretti – il post negazionista rilanciato da Franca Mattiello è un oltraggio alle vittime oltre che alle decine di migliaia di professionisti che nelle istituzioni e nella sanità hanno speso l’ultimo anno e mezzo per salvare vite e aiutare le persone in difficoltà. Chi nega l’evidenza della pandemia e ostacola gli strumenti per affrontarla e superarla – ribadisce – non è degno di ricoprire un ruolo pubblico”.

Interpellata sul punto, la Mattiello dice: “Non mi sono ancora insediata e dunque sono una libera cittadina”. Il “certificato nazista” fu istituito nel 1933 e “serviva per accedere agli uffici pubblici, ai teatri, alla scuola, agli autobus, ai lavoro, a viaggiare”, scrive la consigliera. E dunque, la Mattiello aggiunge: “2021, la storia si ripete, nonostante avessimo giurato di non lasciar più accadere una cosa”. 

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