Non si placa lo scontro ormai acceso da settimane tra Enrico Letta e Matteo Salvini, segretari di due partiti che sostengono lo stesso governo ma che non mancano occasione per attaccarsi reciprocamente. L’ultima discussione si incentra sul reciproco ruolo all’interno delle coalizione del governo Draghi, con entrambi che sottolineano come il loro partito sia fedele alla scelta fatta a febbraio di sostenere Mario Draghi, incaricato da Mattarella di formare un nuovo governo. Nonostante tutto, “Governare contro tutti non è facile”, afferma Matteo Salvini, che continua ”Stare al governo con il Pd e i 5 Stelle, con Letta, Conte e Di Maio, non è facile. Io non darò mai a loro la soddisfazione di massacrare l'Italia per due anni: noi qui stiamo e qui combattiamo. Poi alcune le vinciamo e altre le perdiamo, perché essere soli contro tutti non è semplice. Quindi continuiamo a dare battaglia. Proviamo a pensare per 30 secondi a un governo senza la Lega: questi in un minuto approvano lo ius soli, il ddl Zan. Adesso di sbarchi per i miei gusti ce ne sono già troppi, figurarsi cosa succederebbe”. Al leader delle Lega, risponde un Enrico Letta sicuro de fatto che Matteo Salvini sia "Totalmente irrilevante sull'agenda di governo". Letta spiega infatti che ”quello che lui dice non si fa e credo che questo sia il motivo per cui le cose stanno lentamente, ma gradualmente e progressivamente, andando bene. C'è il segno di una consapevolezza degli elettori che il centrodestra e le destre si stanno sfasciando. Salvini sta al governo ed è una parte della maggioranza che è opposizione continua”. Secondo il Segretario Dem esiste però “una parte della Lega che ha deciso di non seguire Salvini e appoggiare invece la linea secondo me di responsabilità del governo: è la nostra linea, noi la portiamo avanti. Il Pd in questo momento è il partito della responsabilità, che sta sostenendo il governo nelle scelte più importanti e complesse”. Nello scontro è poi intervenuto anche il Ministro in quota Lega, Georgetti che ha sottolineato come “Con Salvini andiamo d'amore e d'accordo", rassicurando quindi non solo l’elettorato di centrodestra ma anche gli stessi partner di governo.