"La presenza endemica del virus proseguirà per due o tre anni. La mascherina? Con un po' di fortuna potremmo toglierla nella primavera del 2022. Magari poi si è menagrami, ma vediamo prima come va lo scenario più impegnativo dell'autunno-inverno”. A parlare, ospite di ‘Un giorno da pecora’, su Rai Radio1, è il virologo e presidente Anpas, Fabrizio Pregliasco. Lei si è vaccinato ormai molti mesi fa: conosce il livello dei suoi anticorpi? “Sono un po' bassino, ne ho 18.5, aspetto la terza dose, anche se ancora non c'è una standardizzazione. Spero che non ci sia necessità di fare tutti la terza dose, Io credo di farla, in Lombardia, da fine ottobre o novembre”.

Sull'aumento della capienza per cinema e stadi Pregliasco risponde di “essere per un ritorno alla normalità, quindi sì, sempre mantenendo la mascherina però”. Viene ancora preso di mira dagli 'hater' no vax? “Purtroppo sì, gli hater mi scrivono e mi danno della merdaccia, altri mi chiedono se ho il coraggio di baciare i miei figli la sera - ha spiegato a Rai Radio1 il virologo -, altri mi vogliono morto e pensano che sia un criminale che sarà giudicato come un criminale a Norimberga”. “Come si contagiano i vaccinati? Bisogna considerare che ogni contatto interumano ha una piccolissima probabilità di infettarti. Poi è chiaro che se stai in un ambiente chiuso, ridendo e scherzando, pranzando o cenando a lungo con delle persone, senza mascherina, aumenti la probabilità”.

Sull’immunità di gregge? “Sarà difficile arrivarci, però più velocemente ci vacciniamo più potremo riuscire ad ottenere una convivenza civile con questo virus, arrivando a gestire quei pochi casi, oltretutto speriamo nel breve con i nuovi farmaci che stanno emergendo”.