Di Juan Raso

Le piazze e le strade della capitale uruguaiana sono state percorse dagli italiani piú insoliti. Tra questi sorprenderá ad alcuni che la cittá abbia addirittura ospitato Papa Pio IX, personaggio del Risorgimento studiato sui libri di scuola, che ascese al Trono di San Pietro nel 1846 all’etá di 54 anni e fu  Pontefice durante 32 anni, il piú lungo papato che la storia ricordi.

In realtá Giovanni Maria Mastai Ferretti, marchigiano “doc” nato a Senigallia nel 1792, non era ancora Papa quando venne al Rio de la Plata. Visitó Montevideo in due occasioni a distanza di un anno: nel 1824 e nel 1825. Era all’epoca un giovane di poco piú di trent’anni, incaricato di accompagnare l’Arcivescovo Muzii in una missione apostolica della Santa Sede presso il Governo del Cile.

Si racconta che la nave in cui viaggiarono superó con difficoltá un forte temporale nel Golfo di Santa Caterina (in Brasile), prima di approdare a Montevideo. Pare che nella circostanza il futuro papa – di costituzione forte – non dubitó a scendere dal letto ed unirsi agli altri marinai per aiutare lí dove fosse necessario. 

In quella prima occasione Mons. Muzii e il suo segretario stettero pochi giorni a Montevideo e si diressero poi verso Santiago del Chile. Tornarono l’anno dopo per riposare in questa cittá circa due mesi. In una calda giornata del mese di febbraio del 1825 i religiosi furono invitati ad una festa campestre in una “chacra” tra il fiume Miguelete e la zona di Joanicó.

Muzii si avvió in un calesse, mentre il suo segretario lo seguiva in un carro piú modesto. Quando arrivarono al fiume Miguelete, mentre il calesse dell’Arcivescovo lo attraversó senza problemi, la carretta in cui viaggiava Mastai Ferretti si bloccó nella fanghiglia e, malgrado gli sforzi dei cavalli, non riusciva ad uscire dalla melma. Il cocchiere scese e rimboccandosi i pantaloni, cominció a spingere senza successo. Ed ecco che il giovane canonico, senza perdersi d’animo, scese anche lui, alzó l’abito talare, rimboccó i pantaloni e con i piedi affondati nel fango, cominció a spingere. L’episodio dice della solidarietá e dell’energia di questo religioso, che mostrava un’immagine ben diversa da quella iconografica di Pio IX, che tutti conosciamo. 

Pian piano la carretta cominció a muoversi, i cavalli ripresero forza e si riuscí ad attraversare il fiume. Mastai Ferretti si asciugó come meglio poté e proseguí fino a raggiungere il luogo della festa. Ed ecco che il giovane marchigiano fu fatto sedere tra due belle donne, non certo di provata reputazione. Cosí lo storico uruguaiano Isidoro De María racconta il fatto.

“Al pranzo erano stati invitati artisti lirici, tra i quali un celebre tenore italiano dell’epoca, Michele Vacanni. Mastai Ferretti fu fatto sedere tra una “Prima donna” italiana ed una ballerina francese, che univano al loro brio e vivacitá naturale, una grande bellezza. Alla fine del pranzo si cantarono le piú belle composizioni di Rossini e naturalmente non mancarono  le anime pettegole, che pensarono che tra le bellezze e il vino, il canonico ben poteva compromettere la sua alta reputazione”. Ma – segnala lo storico uruguaiano – “Mastai Ferretti era un uomo di mondo e di carattere ameno: non se la prese a male e riuscì a superare con eleganza l'imbarazzante situazione”. 

E’ una storia semplice, che appartiene alla dimensione della memoria. Credo in queste evocazioni di un passato, che – come la lingua italiana – stanno scomparendo in Uruguay. Penso che dovremmo stimolare ogni ricerca sulla nostra presenza nel Paese, attraverso concorsi, borse di studio, premi che permetta scovare tante tracce d’italianitá nella vita quotidiana locale.

Di quella presenza nell’estate del 1825 si racconta un’altra curiositá: Mastai Ferretti fece in altra occasione una scampagnata nei dintorni di Montevideo e in una giornata solare dall’alto di un colle esclamó, guardandosi intorno: “Che bella vista”!. Le parole del futuro papa siglarono il nome della zona: Bellavista, oggi quartiere periferico di Montevideo. Non a caso, la squadra del Bellavista ha la maglietta con il colori della bandiera vaticana: giallo e bianco. E proprio per questi colori, tifosi e giornalisti si riferiscono sempre ai giocatori di questa squadra con il nome di “los papales”!

 Isidoro de María concluderá cosí le sue riflessioni sulla visita di Mastai Ferretti a Montevideo: “Cose strane del mondo... Mastai Ferretti, predestinato ad occupare vent’anni dopo il Soglio di San Pietro a Roma con il nome di Pio IX, fu il primo ed unico Papa, che prima di ascendere al pontificato, calpestó questo suolo, ammiró la sua splendida natura e aspiró le aure balsamiche del Miguelete”.

Oggi le acque del fiume Miguelete non sono piú cosí balsamiche, ma comunque la storia mi é sembrata sufficientemente vera e curiosa da raccontarla.