Torna l’italo-americano Tony Soprano: dopo 14 anni è diventato anche un film

Fu chiamata 'Long hot Summer of 1967', la lunga calda estate di 54 anni fa quando negli Stati Uniti le rivolte a sfondo razziale furono addirittura 159. Una di queste si svolse a Newark nel New Jersey tra il 12 e il 17 luglio 1967 il culmine di un periodo di grande tensioni. Durante quei quattro giorni di rivolte, saccheggi, distruzioni morirono 26 persone e centinaia rimasero ferite. L'1 ottobre, venerdì prossimo, Tony Soprano farà il suo debutto nell'attesissimo film della Warner Bros. 'The Many Saints of Newark' (in italiano 'I molti santi del New Jersey').

Tony Soprano, interpretato da James Gandolfini (scomparso nel 2013) è stato il protagonista della celeberrima omonima serie televisiva, boss dell'immaginaria organizzazione mafiosa italo-americana dei DiMeo. Ambientato negli anni '60 e '70 il film, utilizzando come sfondo i difficili rapporti tra le comunità italo-americane e afro-americane, segue la vita di Tony nella sua adolescenza con lo zio e la famiglia coinvolti in una violenta guerra tra bande rivali. Si tratta, in definitiva, di un prequel del dramma criminale 'The Sopranos' che per sei stagioni, tra il 1999 e il 2007, 86 episodi, tenne incollate alla tivù milioni di persone, e non solo negli Stati Uniti. E l'aspetto, ancora più coinvolgente, è che il giovane Tony è interpretato da Michael Gandolfini, figlio del compianto James.

Diretto da Alan Taylor e scritto da David Chase l'autore anche della serie tv, I Soprano fu girato in case, negozi, ristoranti, strade del New Jersey e quasi 15 anni dopo Chase è tornato in quei luoghi, nelle contee di Essex e Passaic, a Branford Place e Halsey Street, il vecchio Adams Theatre e l'Hobby Delicatessen a Newark per ambientare la nuova storia in versione film.

"Nel New Jersey - ha dichiarato il Governatore Phil Murphy - 'The Sopranos' sono un'icona culturale che ha definito la generazione televisiva che l'ha seguito e adesso siamo entusiasti di poterli rivedere. Questo film e altri ancora che usciranno nei prossimi mesi sono una testimonianza della crescente reputazione del New Jersey come location cinematografica di prim'ordine nonchè della forza del nostro programma di incentivi fiscali e non vediamo l'ora di poterne registrare la crescita l'anno prossimo".

Anche Tahesha Way, Segretario di Stato, ha voluto ribadire l'importanza di questo film. "The Sopranos ha cambiato il corso della storia televisiva aprendo la strada alle serie di altissima qualità che vediamo oggi. Ha rappresentato un punto di svolta per il New Jersey contribuendo in maniera significativa alla crescente popolarità dello stato come centro di produzione". Il film negli Stati Uniti uscirà in contemporanea nelle sale e sulla piattaforma streaming HBO Max, fatto quest'ultimo che non è piaciuto in particolare a David Chase.

Ma 'I Soprano' durante le sei stagioni di programmazione fu attaccato da diverse associazioni italo-americane, in particolare UNICO, per quella che veniva definita la "solita rappresentazione dell'italo-americano mafioso". Ora con Dickie Moltisanti (interpretato da Alessandro Nivola), il mafioso che diventa mentore del giovane Tony Soprano, un liceale senza nessuna voglia di studiare, questa la trama del film che aggiunta alla grande aspettativa diventano ingredienti che sicuramente non piaceranno alle organizzazioni italo-americane da sempre in campo per combattere gli stereotipi.

Ma agli italiani d'America, questo il succo anche se in definitiva si tratta solo di una pellicola cinematografica, si può togliere tutto: dalle statue di Colombo ai giorni di festa del Columbus Day, ma mai la vecchia equazione italiano=mafioso. E nessuno, a parte un po' di italo-americani, protesta. E questo ovviamente non è razzismo...