Ieri nel corso della sua visita alla Comunità di Sant’Egidio, a Roma, il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha fatto il punto della situazione in merito alla campagna vaccinale, partendo dal tema della terza dose del siero anti-Covid che può essere assicurata a tutti quello che la vorranno, poiché “abbiamo dosi per fare un booster e abbiamo l’organizzazione”. Ma le sue dichiarazioni sono state in qualche modo smorzate dal ministero della Salute che ha specificato che un’ulteriore terza dose per la popolazione “in generale” sarà decisa in base all'acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell'andamento epidemiologico.

Insomma, non è arrivato ancora il momento. Ma sempre il ministero della Salute, tramite una nota, ha fatto presente che le categorie cui verrà somministrata la terza dose di vaccino sono le persone dagli 80 anni di età, personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani e, in un momento successivo, gli esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi, a partire dai 60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di COVID-19 grave o con elevato livello di esposizione a infezione.

Tornando a Figliuolo, il commissario ha fatto poi il punto sulla campagna vaccinale, specificando che si è arrivati quasi al 78% della popolazione over 12 immunizzata con quasi 42 milioni di vaccinazioni. Ha poi risposto così a un giornalista che gli ha fatto notare che si sono sottoposti al vaccino l’83% delle forze dell’ordine: “Il mio appello è per loro, si immunizzino perché è importante soprattutto per loro e per chi gli sta intorno”.