Sale a +6% la stima sul rimbalzo del pil 2021, dopo il crollo dell'anno del Covid, anche se cala a +4,7% il tasso di crescita programmatico atteso nel 2022. Gli investimenti recuperano il terreno perso, con un boom del 15,5%. E il debito/pil si riduce al 153,5%, dopo l’impennata legata alla recessione e alle spese straordinarie per affrontare la crisi pandemica.

È durato poco più di un’ora e mezza il Consiglio dei ministri che ha approvato la Nadef, la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza e un decreto legge con norme in materia di giustizia e proroga di termini per i referendum, l’assegno unico e l’Irap.

Con la Nota, spunta un margine di manovra dal 2022 al 2024, "per gli interventi che dovremo definire nella legge di bilancio" che potrebbe superare i 20 miliardi di euro l'anno, le parole del ministro dell’Economia Daniele Franco che ha poi detto: "L’intonazione della politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il Pil e l’occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019".