Un Angelus dedicato alle persone più in difficoltà quello di ieri di Papa Francesco da piazza San Pietro, dedicato ai più “piccoli, cioè coloro che dipendono dagli altri, che hanno bisogno e non possono restituire, vanno serviti per primi. Chi cerca Dio lo trova lì, nei piccoli, nei bisognosi: non solo di beni, ma di cura e di conforto, come i malati, gli umiliati, i prigionieri, gli immigrati, i carcerati. Ogni affronto fatto a un piccolo, a un povero, a un bambino, è fatto a Lui”. Insomma, il Pontefice è tornato su un tema che gli sta particolarmente a tema, l’attenzione verso i poveri e a chi è in maggiore difficoltà: “Chi non accoglie il Regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso. Il discepolo di Cristo non deve solo solamente servire i piccoli e i bisognosi. Ma riconoscersi in loro: sapersi bisognosi di salvezza è indispensabile per accogliere il Signore. È il primo passo per aprirci a Lui ma spesso ce ne dimentichiamo nella prosperità, nel benessere. È un inganno, perché ognuno di noi è un essere bisognoso. Nella vita riconoscersi piccoli è il punto di partenza per diventare grandi. Se ci pensiamo, cresciamo non tanto in base ai successi e alle cose che abbiamo, ma soprattutto nei momenti di lotta e di fragilità. Lì, nel bisogno, maturiamo; lì apriamo il cuore a Dio, agli altri, al senso della vita”.