di Franco Esposito

Rincari folli. Il metano schizza a due euro. Aumenta anche il Gpl, più 0.745. Il prezzo del gas metano per auto cresce del 104%, da questo mese. Uno scandalo italiano la staganta bis in arrivo. "Il costo della materia prina è aumentato dal 600%", si difendono in coro i distributori investiti e sommersi dalle critiche. In Italia sono 1.500, fortemente preoccupati. Temono la fuga degli automobilisti.

Sulle strade italiane circolano tre milioni 658mila veicoli a gas, 150.806 a metano, 828.026 a benzina, due milioni 673.656 a a gas liquido e metano. Il Gps costa più della benzina. Il trasporto a metano è un settore scelto dagli automobilisti in ragione di un costo ridotto. L'improvviso aumento dei prezzi, rimasti stabili per decenni, ha messo tutto in discussione, Il vantaggio per gli automobilisti non esiste più, è sparito.

Federmetano annuncia misure destinate a calmierare i prezzi. "Oggi noi lo acquistiamo a un euro al metro cubo. La quotazione normale sarebbe venticinque centesimi", chiariscono i responsabili dell'associazione. "La spesa è più contenuta per benzina e diesel. Le quotazioni di questi prodotti hanno chiuso venerdì senza scossoni".

Tempi duri, durissimi, si annunciano per gli automobilisti che usano il gas per le loro auto. Il prezzo del metano è raddoppiato in ventiquattrore. L'evento non ha precedenti nella storia del settore. Il poderoso, sproporzionato rincaro colpisce duramente gli automobilisti. Lo scorso gennaio il prezzo medio nazionale del gas metano era pari a 0,983 al chilo. Quello del metano per auto si è posizionato tra 1,157 e 1,633 euro al chilo.

La Federazione nazionale distributori e trasportatori di metano segnalano aumenti continui del prezzo della materia prima, da ottobre 2020 a oggi. L'impennata dei è sopravvenuta proprio nei giorni del bonus previsto dal decreto Sostegni bis. I motivi degli enormi rincari sarebbero da ricondurre ai bassi livelli di stoccaggio nei siti europei. Gli abbassamenti dipenderebbero da un inverno di lunga durata, dalla ripresa dell'economia asiatica con grande richiesta di energia, da forniture di gas naturale liquefatto via nave. Dirottate in gran parte verso l'Asia e in generale in direzione di mercati disposti a pagare di più.

Il problema risulta acuito inoltre dai tagli di fornitura operati dalla Russia verso l'Europa, a causa di manutenzioni programmate. Dovendo considerare, infine, i ritardi nelle autorizzazioni a esercire nuovi metanodotti di importazione.

In tasca la prendono comunque gli automobilisti proprietari di veicoli a metano. Il Codacons si è schierato dalla parte dei proprietari. Questi, insieme con l'aumento record, si vedono annullare i vantaggi economici legati alla scelta del metano. I costi, poi, sono sensibilmente più elevati rispetto ai veicoli tradizionali. Basta un dato per un dato per capire: su un percorso standard di cento chilometri i proprietari dei veicoli a metano spendevano la metà rispetto a un motore Diesel.

L'alimentazione del motore con Gpl o metano significava pagare solo un quarto della tassa automobilistica regionale. Assogasmetano ricorda che dal 28 settembre i concessionari hanno avuto accesso alla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per inserire le prenotazioni previste dal decreto Sostegno bis. Millecinquecento euro a beneficio di tutte le auto nuove alimentate a metano. Per goderne è sufficiente fissare l'acquisto col venditore, obbligato ad accollarsi di tutte le pratiche necessarie. Il bonus era stato concepito per dare benefici in termini di riduzione delle emissioni. I folli aumenti sono fonte di sicuro imbarazzo e aprono il fronte della contraddizione se si pensa alle dichiarazioni del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in occasione della conferenza stampa finale della Pre-Cop 26. Appena tre giorni fa, non l'anno scorso. "Prevediamo un calo dei prezzi del gad entro fine anno". Infatti, ecco serviti gli aumenti record.

Italia compresa, gli Stati membri dell'Unione Europea cercano e sperimentano azioni a titolo individuale destinate al contrasto del caro-energia. Bruxelles sollecita con forza il ricorso a soluzioni coordinate. Il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, ha aperto all'ipotesi di "gruppi d'acquisto internazionali". Con una sottolineatura d'obbligo: nn ripetere la recente esperienza con i vaccini.

Tradotto in caro-carburanti, il caro energia impone l'impennata anche dei prezzi medi nazionali di benzina e diesel, rispettivamente, in modalità self, nella misura di 1,691 e 1,544 euro al litro. Rincari folli che alimentano le preoccupazioni di 1500 distributori italiani. "Il rischio è la fuga degli automobilisti".

Un'utopia nazionale, questa. Stiamo tranquilli, lor signori. Folli rincari di gas metano, benzina e diesel non impediranno agli italiani di usare l'automobile, anche quando potrebbero farne tranquillamente a meno. Siamo fatti così, niente e nessuno ci cambieranno.