L'Ambasciata d'Italia a Buenos Aires ha inaugurato la mostra "Il sangue parla" dedicata all'architetto e artista italiano Clorindo Testa, realizzata in collaborazione con la Fondazione Testa.

L'Ambasciatore Fabrizio Lucentini, che ha aperto l'esposizione alla presenza  del ministro della Cultura, Tristan Bauer, ha detto: "Siamo qui per celebrare il legame che unisce Italia e Argentina grazie a un grande artista che e' stato figlio dei due Paesi allo stesso tempo e che, attraverso i suoi disegni e la sua arte, e' riuscito a rappresentare la forte relazione tra le due nazioni".

Clorindo Testa, architetto, pittore e scultore italiano naturalizzato argentino, ha realizzato opere caratteristiche dell'architettura argentina come la Biblioteca Nazionale di Buenos Aires o, sempre nella capitale argentina, l’edificio della Banca di Londra; per quest'ultimo lavoro, riconosciuto per il suo carattere plastico e innovativo, è considerato tra i massimi esponenti del movimento brutalista in Sud America.

La mostra offre un’articolata retrospettiva sull’opera di Testa, che pur essendo vissuto sempre in Argentina ha dedicato una parte rilevante della sua produzione anche all’Italia, come ad esempio la serie pittorica de “La Peste en Ceppaloni” e “Herculano cubierta por cenizas”, che racconta l’eruzione del Vesuvio.

L’esposizione, curata degli architetti Juan Fontana e Oscar Lorenti, percorre la lunga carriera di Testa attraverso i suoi viaggi, le amicizie coltivate e gli eventi che l’hanno portato in Italia, quali la partecipazione alla Biennale di Venezia e il conseguimento del Dottorato Honoris Causa presso l’Università di Roma La Sapienza e presenta prototipi e disegni dei progetti realizzati per l’Italia, esplorando i legami tra il linguaggio architettonico italiano e quello di Testa, oltre a una serie di disegni e ritagli dal diario personale dell’artista. La mostra sarà aperta fino al 7 novembre presso il Centro Culturale Kirchner.