Il Premio Nobel per la Pace è andato a Maria Ressa e Dmitry Muratov, entrambi impegnati nella tutela della libertà di espressione. La prima, co-fondatrice di Rappler, sito di giornalismo investigativo, “usa la libertà di espressione per esporre l’abuso di potere, l’uso della violenza e il crescente autoritarismo” nelle Filippine. Muratov, direttore di Novaya Gazeta, si è rifiutato di abbandonare la politica seguita dal periodico russo, difendendo l’indipendenza e i diritti dei giornalisti.

I premi sono stati assegnati “per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, che è una condizione preliminare per la democrazia e una pace duratura”. È la 102esima volta che il premio viene assegnato. Fra i precedenti vincitori figurano Nelson Mandela, Martin Luther King Jr., il dissidente polacco Lech Walesa, l’ultimo leader dell’Unione sovietica Mikhail Gorbacev e quattro presidenti degli Stati Uniti.