Il Pd ha presentato al Senato, a prima firma Malpezzi-Parrini, una mozione in cui impegna il Governo “a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”. Un’altra mozione simile è stata presentata in Senato da Nencini (Psi) e Faraone (Iv).

Forza Italia fa sapere che non firmerà. “Non esistono totalitarismi buoni e totalitarismi cattivi, e per questo motivo non è possibile per i nostri gruppi firmare o sostenere la mozione presentata dal Partito democratico”, scrivono i capigruppo Camera e Senato forzisti Anna Maria Bernini e Roberto Occhiuto. “Ma  - proseguono- proprio per superare le divisioni e dare un forte segnale di unità avanziamo una proposta: tutti i gruppi, di Camera e Senato, lavorino ad una mozione unitaria contro tutti i totalitarismi, nessuno escluso. Un’iniziativa di questo tipo metterebbe immediatamente fine alle polemiche delle ultime ore e sarebbe importante per distendere gli animi dopo giorni di tensione. Proviamoci, dunque.  In caso contrario, questo il nostro pensiero, siano i gruppi di centrodestra a presentare insieme un documento parlamentare che esprima una ferma condanna contro gli assolutismi di ogni tipo”.

“La nostra mozione chiede che il governo, attraverso gli strumenti previsti dalle leggi vigenti, sciolga l’organizzazione neofascista Forza Nuova e tutte le altre formazioni che si richiamano al fascismo. Ci auguriamo che tutte le forze politiche autenticamente democratiche la sottoscrivano. Chiederemo in conferenza dei capigruppo che la mozione venga calendarizzata al più presto al Senato e alla Camera” Così le Presidenti dei gruppi Pd di Senato e Camera, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.

″È arrivato il momento di finirla - aggiungono le capigruppo dem - con le ambiguità nei confronti del fascismo. Crediamo che qualunque forza politica che ambisca a governare il Paese debba sottoscrivere, senza se e senza ma, questo atto parlamentare che non fa altro che ribadire ciò che è scritto a chiare lettere nella Costituzione: la nostra Repubblica è antifascista”.

La mozione, firmata da tutti i deputati del Pd, inizia ricordando gli episodi di violenza della manifestazione No Green Pass del 9 ottobre 2021 a Roma. Di seguito il testo.

Il 9 ottobre scorso, in occasione di una manifestazione contro l’obbligo del green pass per i lavoratori (che entrerà in vigore il 15 ottobre), nel centro di Roma, per l’intero pomeriggio e fino a tarda sera, …
… nostro Paese, dopo quasi due anni di pandemia e il sacrificio umano di oltre 130.000 vittime, si sta finalmente risollevando con orgoglio e determinazione tanto sul piano sanitario quanto su quello economico.

L’articolo 3 della legge del ’52, aggiunge il Pd nella mozione, prevede che “qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro per l’interno, sentito il Consiglio dei Ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni dell’associazione, del movimento o del gruppo. Nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nell’articolo 1, adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge ai sensi del secondo comma dell’articolo 77 della Costituzione.

Il Pd ricorda inoltre nella mozione che “sono tre, nel nostro Paese, i casi di movimenti politici sciolti in virtù della cosiddetta legge Scelba: il caso di Ordine Nuovo, sciolto nel 1973, quello di Avanguardia Nazionale, sciolto nel 1976, e quello più recente del Fronte nazionale, sciolto nel 2000, a tutela della legalità democratica e repubblicana sancita dalla Costituzione”.

È “fuor di dubbio che Forza Nuova sia un’organizzazione politica di estrema destra che si ispira al fascismo, come stabilito da una sentenza della Corte di cassazione (sezione V penale, 8 gennaio 2010, sentenza n. 19449) in cui si legge “Nonostante la fine del regime fascista, sono sopravvissute associazioni e organizzazioni politiche che, come Forza Nuova, si ispirano a questa ideologia e che (...) pretendono di tutelare la propria identità politica”.

Il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa, ha reso noto che il Movimento Cinque Stelle ha firmato. “Nella mozione - spiega Crippa - si fa riferimento alla forte matrice fascista alla base delle gravi azioni violente poste in essere ai danni di un corpo intermedio, rappresentante dei diritti dei lavoratori quale quello della CGIL, azioni contraddistinte da un’inquietante carica eversiva e tali da configurare un vero e proprio attacco, con metodi violenti, alla nostra democrazia”. La mozione impegna quindi il governo “a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista” conclude.