di Matteo Forciniti

Nel fine settimana del 27 e del 28 de novembre tornerà la Fiesta de las Migraciones, tradizionale appuntamento all’insegna del multiculturalismo organizzato dalla Red de Apoyo al Migrante presso il Mumi, il Museo de las Migraciones di Montevideo.

Un ritorno senz’altro speciale dopo lo stop del 2020 dovuto alla pandemia per un evento che è diventato nel tempo un palcoscenico di grande visibilità per tutte le collettività di immigrati in Uruguay crescendo di volta in volta e arrivando a riunire oltre 10mila partecipanti. Gastronomia, cultura, musica, balli, spettacoli e tradizioni: ci sarà tutto questo e tanto altro ancora in questa nuova edizione -la numero undici- che porterà nel cuore della Ciudad Vieja una festa molto attesa che coinvolgerà come di consueto tanti paesi.

Sembra incredibile ma l’Italia potrebbe essere la grande assente di questo evento, ancora una volta come è già successo negli ultimi anni perdendo una straordinaria occasione di visibilità. Crollata vertiginosamente a partire dal 2015, la presenza italiana più significativa risale al 2013 quando -sotto l’organizzazione del Consolato- fu la vera protagonista della festa grazie a undici gruppi divisi tra stands e spettacoli culturali.

Quest’anno il motivo dell’assenza potrebbe essere diverso e almeno esiste un’apparente giustificazione: a inizio dicembre, proprio presso il Mumi, si sta organizzando una settimana italiana con il coinvolgimento dell’Ambasciata e di diverse associazioni. In un periodo di grande difficoltà per le associazioni come quello attuale sembra realisticamente molto difficile poter pensare di partecipare a due eventi a poca distanza l’uno dall’altro. Gli organizzatori della Fiesta de las Migraciones sono coscienti di tutto questo ma, attraverso Gente d’Italia, vogliono in ogni caso lanciare un appello: “La collettività italiana è sempre invitata a partecipare alla festa dato che è una componente fondamentale di questo panorama multiculturale che stiamo creando” afferma l’architetta Ana Melazzi, lei stessa italouruguaiana. “Sappiamo che si sta organizzando una festa speciale al museo ma se a qualcuno interessa può unirsi alla nostra festa e ci farebbe tanto piacere, a maggior ragione questa volta che torniamo dopo l’assenza. A breve manderemo l’invito ufficiale”.