di Luca Bianco

"La lotta non è finita!" si legge sulle chat della rivolta. Per la giornata di oggi gli irriducibili della protesta No Pass promettono battaglia. Il tam tam nelle chat Telegram, quelle rimaste aperte dopo la stretta della magistratura nei giorni scorsi, invita al blocco di tutte le strade del paese. "Non andiamo più a lavoro – si legge nel post di uno degli utenti più attivi – e blocchiamo le strade fino a quando non aboliscono il Green Pass. Siamo milioni, hanno bisogno di noi per mandare avanti il Paese". Gli organizzatori invitano gli interessati a mandare una e-mail per farsi inserire in un'altra chat dalla quale coordinare le manovre di tir e camion che dovranno fermare le strade.

Il blocco stradale non è una novità. Lo stesso movimento per le riaperture IoApro – che da domenica è orfano del suo leader, Biagio Passaroarrestato dopo i fatti di Roma – lo aveva promosso la scorsa primavera, quando la terza ondata pandemica aveva costretto alla zona rossa buona parte del territorio italiano. Il mese scorso, alla vigilia dell'approvazione del decreto che rende la certificazione verde obbligatoria per i lavoratori, l'invito a bloccare le stazioni. Fu un flop. Da Napoli a Firenze passando per Milano e Roma, poche decine di partecipanti, qualche bandiera. Le questure di mezza Italia, però, non hanno abbassato la guardia. Soprattutto dopo le manifestazioni e le violenze di sabato scorso a Roma e Milano.

Ed oggi è solo un primo passaggio, a detta dei No Vax, di quello che avverrà questa settimana. Il countdown è cominciato. Mancano tre giorni al D-Day dei No-Vax. Il gruppo Telegram IoApro, forte dei suoi quasi 15mila membri, ha lanciato l'appello alla mobilitazione nazionale per tutti gli italiani non vaccinati. Quest'ultimi, a partire da venerdì, rischiano infatti di essere sospesi dal lavoro se non muniti di Green Pass. L'unica alternativa al vaccino è fare il tampone ogni 2-3 giorni, sostenendone i relativi costi. I No Pass non ci stanno e annunciano: "La protesta di Roma dello scorso week-end era solo un assaggio". Ora, entrati nella settimana decisiva, la parola d'ordine è "bloccare il Paese". C'è chi propone di non andare a Roma, a farsi strumentalizzare come successo con Forza Nuova, e chi invita semplicemente, per venerdì, a non andare al lavoro.

Su Twitter, l'hashtag #Scioperogenerale è stato già citato in più di diecimila cinguettii. L'evento che i No Pass attendono è proprio venerdì, in piazza Santi Apostoli, nella capitale. È la manifestazione per lanciare lo sciopero generale ad oltranza, dove interverranno decine di sigle (Movimento Sentinelle della Costituzione, Forza del Popolo e AvvocatoPolacco.tv per dirne alcune) ed esponenti di spicco dei No Vax a livello nazionale, come la deputata ex grillina Sara Cunial.

Nella notte, intanto, i vandali No Pass sono entrati in azione. A Ferrara, questa mattina sono apparsi insulti e scritte contro i vaccini e il Green Pass nella sede vaccinale locale. Volto coperto, bomboletta spray, vetri e pavimenti imbrattati. Un copione già visto all'opera anche in altre province emiliano-romagnole, tra cui Cesena, Ravenna e Rimini. A Trieste, già ribattezzata capitale No Vax d'Italia, una donna triestina di 62 anni è andata al pronto soccorso dell'ospedale di Cattinara, aggredendo con spinte, calci e pugni gli operatori sanitari. È l'ennesimo caso di interruzione di pubblico servizio negli ospedali italiani.