Sono 2000 i respiratori polmonari acquistati dall’allora commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri. Nulla di strano se in piena emergenza sanitaria venne deciso l’acquisto di un macchinario dal valore di 10.000 euro l’uno che avrebbe dovuto essere utilizzato per i pazienti Covid ricoverati d negli ospedali italiani.

Il problema è che quei respiratori non mai sono stati usati. La denuncia arriva durante la trasmissione “Fuori dal Coro”, in onda su Rete 4 e a spiegare il motivo è Emilpaolo Manno, direttore del dipartimento di malattie infettive del Piemonte. Secondo il direttore i macchinari risultavano essere “poco performanti” e non in grado di soddisfare le necessità dei malati più gravi.

"L'utilizzo di questi respiratori - ha spiegato - ha mostrato dei problemi nell'assistenza ai malati in terapia intensiva con polmonite causata da Covid”. Sono stati così accantonati nei magazzini degli ospedali e sono lì da circa un’anno e mezzo, nonostante il sollecito di diverse regioni che hanno segnalato la modesta qualità di questi macchinari.

Solleciti, che spiega Manno, sono stati inviati alla struttura commissariale guidata da Arcuri senza però ricevere alcuna risposta in merito.