di Franco Esposito

Si porta avanti Firenze. Cambia e s’infila nel futuro. Gli va incontro nel campo dei trasporti e dell’altissima chirurgia. Parte intanto col tram elettrico. Il mezzo che funziona a batteria, sulle linee per Bagno a Ripoli e Rovezzano, niente pali sulla metà del percorso. Il primo tram elettrico in Italia consentirà un risparmio del venticinque per cento dell’energia. 

Primo caso in assoluto per l’Italia, Firenze può raccontare, nell’ambito della chirurgia, di una doppia operazione lo stesso giorno. Due gemelli transgender sono diventate gemelle. Erano insieme dalla nascita e insieme hanno cambiato sesso a ventitrè anni. Giulio e Guido ora sono Giulia e Gaia all’anagrafe. Un solo precedente nel mondo, in Brasile. 

È accaduto all’ospedale di Careggi, uno dei pochi in Italia per l’incongruenza di genere. L’operazione, particolarmente delicata, è stata completata in due sedute operatorie consecutive, condotte dall’equipe del primario urologo Marcello Carini. “Un cammino lungo è arrivato a compimento, con il sostegno della famiglia”, ha commentato il professore, appena uscito dalla sala operatoria. Desiderio e sogno hanno accompagnato Giulio e Guido fin dalla nascita. “Sapevamo di stare in un corpo di donna e donne volevamo diventare”. 

Le neo gemelle rimarranno cinque giorni in ospedale, poi potranno tornare a casa. La preoccupazione dei medici è evitare le complicanze della vagino-plastica. Ma tempo due mesi, Giulia e Giada già Giulio e Guido potranno tornare a una piena vita sociale e sessuale. Il cambio fisico di cui avevano bisogno. Una ormai incontenibile necessità. 

A Careggi, e in Italia, non era mai capitato si sottoporre contemporaneamente ad intervento due persone della stessa famiglia. Unico precedente, ma di tipo decisamente diverso, si era presentato anni fa. Una coppia di fidanzati, entrambi transgender: lui voleva diventare donna e lei uomo. 

I gemelli avevano assunto i nuovi nomi femminili e cominciato il percorso di transizione a diciotto anni. Giovedì finalmente il momento tanto atteso. Di delicatezza estrema il doppio intervento in rapida successione. Careggi, quindi Firenze, è decisamente all’avanguardia. Vi opera un team multidisciplinare composto da endocrinologi, psicologi, psicoterapeuti e psichiatri. Specialisti di alto profilo nel campo appunto dell’incongruenza di genere. In Italia un altro non c’è: Firenze è davanti a tutti.  

Il tram elettrico che funziona a batteria? Progettato da Hitachi Rail - il primo prototipo realizzato nello stabilimento di Napoli - sarà il tram del futuro. La soluzione ideale – è l’auspicio del sindaco Nardella – in una Firenze che denuncia quotidiani enormi problemi di traffico. Irrisolvibili, questo sembra evidente. 

Qui si parla di un tram all’avanguardia. Viaggiando a batteria, è destinato ad eliminare pali e tiranti da palazzo a palazzo, necessari finora all’alimentazione aerea. Il nuovo corso prevede l’impiego iniziale di trenta nuovi convogli, da ordinare prossimamente. Definito anche il prezzo d’acquisto, dai 2,5 ai 5 milioni l’uno. Lungo il percorso, il tram elettrico avrà una fermata allo stadio Artemio Franchi. Come dire, sportivi l’auto lasciatela a casa, il giorno della partita della Fiorentina. 

Il tram viaggerà a una velocità media di venti chilometri l’ora, a batteria, con l’alimentazione aerea sulle future linee piazza della Libertà-Bagno a Ripoli. A piazza Piave tirerà su il pantografo e si ricaricherà proseguendo ad alimentazione aerea fino al ponte da Verrazzano. Poi riabbasserà il pantografo e andrà di nuovo a batteria fino al capolinea. 

Il prototipo esaminato dal sindaco Nardella nella sua visita napoletana all’Hitachi fa parte della commessa di settanta tram che a Torino viaggeranno a normale rete elettrica. È diverso il colore delle vetture: quello per Firenze deve ancora essere deciso. La linea svelta e moderna, disegnata in parte da Giugiaro. Grandi finestroni aperti sulla città e la salita a raso del marciapiede. Cinquantaquattro posti seduti e 273 in piedi. Larghi corridoi per consentire agevoli movimenti negli spostamenti. I posti a sedere tutti nel senso di marcia; quattro riservati alle carrozzelle, altrettanti per disabili. Da decidere con l’amministrazione comunale il numero dei posti per le bici. 

A Firenze la circolazione dell’elettrico comincerà quando il consorzio costruttore Tram spa firmerà la commessa che non ha bisogno di gara. Hitachi fa infatti parte del consorzio. L’entrata in servizio è prevista rispettivamente entro Natale 2025 e nell’estate del 2026. Si spera insieme all’inaugurazione del nuovo stadio. No di certo il Franchi magari restaurato, ma quello di Bagno a Ripoli. Un’idea di Rocco Commisso, proprietario della Fiorentina. 

I nuovi tram a batteria progettati per Firenze avranno bisogno di ricariche non frequenti. L’investimento complessivo, tra gli attuali Sirio riveduti e corretti e il tram elettrico a batteria, è di 1,7 miliardi di euro. La stima è di 35mila passeggeri trasportati ogni anno e l’abbattimento di 40mila tonnellate di anidride carbonica. Un esempio sostenibile e di assoluta avanguardia. 

Firenze si porta avanti.