di Matteo Forciniti

In tanti passano velocemente da qui ma nessuno sembra fare caso al degrado che affligge un patrimonio della città di Montevideo: alle 9 di mattina di un movimentato venerdì lo spazio adiacente alla facciata dell’Ospedale Italiano offre uno spettacolo indecente. Da tempo si sono stabiliti anche qui diversi senza tetto in una situazione di degrado che ricorda un po’ quanto denunciato soltanto pochi mesi fa alla Casa degli Italiani dove attraverso una raccolta fondi si è riusciti a poter costruire una ringhiera per evitare il problema.

Non sempre però una ringhiera basta per evitare il problema e l’Ospedale Italiano lo dimostra: sul prato dell’ampio marciapiede dove si incrociano Bulevar Artigas e Avenida Italia, una delle zone più transitate della capitale nei pressi della stazione degli autobus Tres Cruces, va in scena quotidianamente una triste realtà.

Da un lato ci sono 3 persone che sembrano essersi appropriate del posto. Discutono tra di loro, fanno gesti strani e forse una di loro è anche sotto l’effetto di droga. Dall’altro lato, più riparato e sotto un albero, una persona sta dormendo ma non si vede: è completamente coperto e si muove in continuazione perché d’altronde è difficile poter riposare in mezzo al traffico. Accanto a queste persone ci sono diversi rifiuti come buste di plastica, coperte e cartoni.

Quello che succede nei pressi del gioiello dell’architetto piemontese Luigi Andreoni risalente al 1892 va avanti da tanto tempo: già nel 2018, lo scrittore Miguel Campodonico denunciava una “scena triste e deprimente” ripresa poi anche da Gente d’Italia. Oggi peggiore è sicuramente il contesto economico dell’Uruguay afflitto dalla grave crisi provocata dalla pandemia che ha fatto considerevolmente aumentare i numeri della povertà. Scene come queste a Montevideo si ripetono spesso.

All'Ospedale Italiano esiste un’associazione incaricata di gestire la parte della struttura rimasta “salvaguardata” dopo il fallimento del 2012 ma realisticamente è troppo debole per poter fare qualcosa per risolvere la situazione. E allora dove sono la Intendencia di Montevideo e il Mides (Ministero dello Sviluppo Sociale)? In che modo si pensa di tutelare quello che viene riconosciuto dallo Stato come monumento storico della città?

Proprio qui tra pochi giorni verrà organizzata la tradizionale cerimonia per la commemorazione dei caduti del 4 novembre che torna dopo lo stop della pandemia. In che condizioni lo spazio esterno dell’Ospedale accoglierà i visitatori?