A metà del XIX secolo, in Francia emergevano esperienze organizzative, originate dalla crescente preoccupazione della Chiesa per la situazione delle classi lavoratrici. Nascono in questo modo i primi circoli operai cattolici, l'abate Maigne e Augusto Cochin. 

In Uruguay fu il sacerdote italiano Andrea Torrieli, che nel 1884,  conoscendo le esperienze francesi e di quelle realizzate in Spagna da monsignor José María de Urquinaona, presentò al vescovo di Montevideo, monsignor Inocencio María Yéregui, un progetto per la fondazione del Circolo Operaio Cattolico, approvato e si approvó il 21 giugno dell'anno successivo.

Gli associati avevano diritto ad un'assistenza sanitaria completa attraverso il pagamento di un canone mensile. Essendo una vera Cassa Mutua veniva gestita dai soci. Ogni cinque anni, dal secolo scorso, si tengono elezioni, nelle quali vengono eletti, a scrutinio segreto, i membri dei Consigli Direttivi. Esiste quindi: l'Assemblea dei rappresentanti, il Consiglio di amministrazione e la Commissione fiscale. 

In concomitanza con l' elezione e con la procedura, tecnici e non tecnici eleggono i propri delegati per far parte del Consiglio d'Amministrazione dell'Ente. Questa struttura democratica è accompagnata da una struttura di Senior Manager che ne consentono una gestione efficiente. 

Per statuto l'Arcivescovo di Montevideo, il milanese Nicola Cotugno, elegge un rappresentante che funge da Consigliere Pastorale che, a sua volta  è membro del Consiglio d'amministrazione e l'Assemblea di rappresentanza. 

Negli anni '60 con un sanatorio moderno e nuovo per quel tempo, il Círculo Católico era al suo apice, concentrando il lavoro sui suoi associati, sui gruppi familiari radicati e sulla tradizione cattolica della classe medio-bassa. 

È ora, all'inizio di questo nuovo millennio, che con l'acquisizione del Sanatorio Giovanni Paolo II si prevede di raggiungere una nuova fase di prosperità per i suoi associati.

In Uruguay, la vera pietra miliare di questa idea nacque nella mente di un altro figlio di italiani Tommaso María Parodi, preoccupato per la sorte dei lavoratori come lui, soprattutto per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, che erano precariamente assistiti nell'Hospital de Caridad. Fu lui, il Parodi che, ispirato dall'idea del sacerdote italiano Andrea Torrielli e con la collaborazione di altri due grandi medici del tempo come  Juan O'Neill e l'allora studente di medicina Luis Pedro Lenguas che, nel 1884, sorpresi dalle esperienze francesi e spagnole, con monsignor José María de Urquinaona, aiutarono Torrielli a presentare al vescovo di Montevideo, monsignor Inocencio María Yéregui, un progetto per la fondazione del Circulo de los Trabajadores Católicos del Uruguay. 

La fondazione fu approvata e finalizzata, come abbiamo detto, al principio, il 21 giugno 1885, quando, il grande artista Juan Zorrilla de San Martín, chiamato il poeta del paese, diresse il suo sguardo per la prima Presidenza dell'Istituzione su Don Francisco Bauzá, insegnante, grande oratore, legislatore, ministro di Stato e diplomatico.  La missione e la solidarietà cristiana, secondo la Dottrina Sociale della Chiesa, era quella di aiutare i più indifesi. Con quello slogan si batterono per la giornata lavorativa di 8 ore, per il riposo settimanale e per la tutela dei lavoratori. Pionieri anche nella creazione di Casse Popolari di Risparmio e Scuole Notturne questi visionari del secolo XIX hanno marcato a fuoco la storia uruguaiana, mentre strade e piazze portano il loro nome non soltanto a Montevideo.

IL FANTASMA DEL CIRCOLO CATTOLICO

Esiste una specie di "leggenda urbana" attorno a questa istituzione, secondo la quale, nella vecchia sede del Circolo Cattolico, viveva il fantasma di uno dei suoi fondatori, il Dott. Luis Pedro Lenguas. 

Nel 1968, racconta la storia, una donna in procinto di partorire, arrivò all'Ospedale del Circolo Cattolico dell'Uruguay accompagnata dal figlio piccolo e dal marito, preoccupato per le urla di dolore della moglie. La giovane aveva contrazioni sempre più frequenti, ma siccome il personale era molto impegnato, la coppia dovette attendere mentre venivano fatti i preparativi. Aumentava il nervosismo del marito, ma alla fine, un medico di turno, ebbe cura della paziente e un'équipe di infermiere si occupò di condurla al reparto maternità. Una volta dentro passava il tempo  e niente. Il bambino piccolo della coppia giocava, ma papá nervosissimo, aspettava il momento di andare a conoscere il suo nuovo piccolo. Pochi minuti dopo, invece di un'infermiera sorridente, apparve un dottore dall'aria triste. Quasi senza capire cosa stesse succedendo, l'uomo ha ascoltato le spiegazioni dettagliate del medico che disse "Abbiamo fatto tutto il possibile,  è stato un parto difficile, non c'è niente da fare, il corpo è già stato trasferito"... Il marito esplose in un attacco di isteria, sentendo le quattro pareti dell'ospedale crollare verso l'interno, cercando di controllare l'impulso di precipitarsi nel reparto e urlare. Dopo un po' si accasció in un angolo a tremare.  In mezzo all'angoscia, un uomo anziano dai capelli grigi con la classica tunica da dottore attraversó la stanza. Si presentó e disse: "Sono il Dott. Luis Pedro Lenguas e sono disposto ad aiutarlo" , al che il marito rispose furiosamente rimproverandolo di essere arrivato troppo tardi. Il vecchio continuó a parlare con molta calma. Pochi secondi dopo, senti un bambino piangere e i gemiti confusi di una donna. Attraverso la porta del sanatorio apparve una barella con la giovane moglie, che non era morta, ed aveva il figlio in braccio. Nessuno capiva cosa fosse successo e i due coniugi parlavano allo stesso tempo molto nervosi. Allora giunse il personale dell'ospedale sul posto. Quando il medico vide la donna, impallidí e cominció a  balbettare senza capire la presenza miracolosa della madre e del suo neonato. Il marito furioso si rifiutó di rispondere ai medici, chiarendo che avrebbe parlato solo con il dottor Lenguas. Quando parló con il personale del Dr.  Lenguas, sia le infermiere che l'ostetrica rimasero a bocca aperta, tutti puntando il dito su un antico quadro appeso alla parete del Dott. Lenguas. L'uomo riconobbe subito la figura: lo stesso volto, lo stesso sguardo, il portamento inconfondibile del vecchio medico-fantasma. Un'infermiera gli disse: "Ti devi sbagliare. Il Dr. Luis Pedro Lenguas fu il fondatore del sanatorio nell'anno 1885 e morì nel 1932." 

Il fatto non tardò a percorrere i corridoi dell'ospedale e da allora la leggenda di Luis Pedro Lenguas prese forma nei piccoli miracoli dell'Ospedale del Circolo Cattolico. La sua mitica presenza ha costruito la leggenda del dottore che ha doppiamente sfidato la morte, compiendo miracoli da entrambi i lati della linea che separa i morti dai vivi.

STEFANO CASINI