di Matteo Forciniti

Immancabile protagonista di ogni preparazione dolce e bandiera dell'identità nazionale, il dulce de leche avrà a breve il suo concorso nazionale in Uruguay. L'appuntamento è per il 26 novembre con il primo Concurso Uruguayo de Dulce de Leche organizzato dalla Agencia de Desarrollo del Este de Colonia (ADE) con la collaborazione della Universidad Tecnológica del Uruguay.

Ognuno alla sua ricetta e suoi segreti per la creazione di questa crema dolce che nasce -come spesso accade in cucina- dall'unione di pochi e semplici ingredienti: basta mettere a cuocere in una pentola latte e zucchero e aggiungere un pizzico di vaniglia e bicarbonato per ottenere il risultato sperato che può variare molto a seconda della cremosità, del gusto e della forma finale.  

Così come succede con il mate, il tango e l'asado le origini del dulce de leche sono abbastanza discusse da una sponda all'altra del Rio della Plata ma in questo caso esistono rivendicazioni e analogie anche con dolci europei. La leggenda più famosa riguarda però un curioso episodio accaduto nel 1829 nella residenza del caudillo argentino Juan Manuel de Rosas: si narra che la domestica stesse preparando la lechada (una bevanda a base di latte e zucchero fatta bollire fino a caramellarsi) quando sentì bussare alla porta. La domestica andò ad aprire lasciando la lechada sul fornello e quando tornò in cucina il tutto si era cotto fino a trasformarsi in una crema marrone che nessuno aveva mai visto prima: da quell'errore casuale potrebbe essere nato il dulce de leche rioplatense come lo conosciamo oggi.

Il primo concorso sulla crema uruguaiana più famosa si svolgerà nel dipartimento di Colonia, centro dell'industria lattiero casearia del paese: la piccola cittadina che ospiterà l'evento in quanto sede dell'ADE è La Paz conosciuta anche con il secondo nome di Colonia Piamontesa proprio per ricordare la presenza dei primi fondatori del centro abitato che provenivano dal Piemonte. Stesse origini dal lato materno della famiglia di Davis Sonderegger, membro della commissione direttiva di ADE che ci racconta le particolarità di questa iniziativa: "In Uruguay mancava un concorso del genere così come succede con altri prodotti nazionali come il formaggio. Si sentiva fortemente la mancanza di fare qualcosa per accrescere la professionalità e la qualità di un prodotto popolarissimo. L'idea iniziale era quella di svolgere l'evento in modalità virtuale ma poi, fortunatamente, con il contesto sanitario migliore abbiamo pensato che era meglio farlo dal vivo".

Sono 25 i membri della giuria che si stanno attualmente formando con l'arduo compito di stabilire quale sia il miglior dulce de leche in ognuna delle 3 categorie previste: da tavola, crema e pasticceria. Al di là delle preferenze soggettive di ognuno le caratteristiche più apprezzate del prodotto riguardano "l'apparenza, la forma, il colore, la cremosità e ovviamente il sapore".

Circa 35 sono le imprese invitate a partecipare -tra cui anche alcune di famiglie italiane presenti nella zona di Colonia- in quello che Sonderegger definisce un concorso molto professionale: "Ogni azienda consegnerà all'Agencia de Desarrollo un campione del suo prodotto in un apposito barattolo a cui verrà dato un codice. Questi campioni verranno poi consegnati alla giuria che non potrà mai sapere l'origine. Si potranno assaggiare un massimo di sei prodotti alla volta, tanto la mattina come il pomeriggio, altrimenti si potrebbero alterare le papille gustative. Dobbiamo solo sistemare gli ultimi dettagli ma siamo pronti e molto motivati per cercare di valorizzare il nostro dulce de leche nazionale, un vero e proprio patrimonio gastornomico".