Con la radiolina sulla tomba del figlio, dall'Argentina la foto virale. Non solo odio e conformismo sono virali sui social, non solo un gioco per milionari e teledipendenti è il vituperato pallone. Una foto scattata in un camposanto argentino restituisce un po' di speranza su un genere umano piuttosto abbacchiato e disilluso.

E se una lacrimuccia fa capolino, lasciamola pure correre. Seduto su una panchina accanto a una tomba c'è un uomo. Nella tomba riposa il figlio. L'uomo ascolta, concentrato, la voce di una radiolina.

Sta seguendo una partita di calcio. Precisamente la partita del San Martìn de Tucuman, di cui è tifosissimo. Di cui era tifosissimo anche Nahuel Pérez, detto Dibu, suo figlio.

E' morto in un incidente stradale cinque anni fa. Uno scontro con un camion a Santiago del Estero: tornava da una trasferta della sua squadra del cuore. Da allora suo padre non si perde una partita del San Martìn.

Cascasse il mondo, lui va dove Dibu non può che aspettarlo e segue la partita insieme a lui. Più di un'abitudine, un rito. Soffre, gioisce, impreca, esulta: sa che da qualche parte qualcuno ascolta.

Non si fa la stessa cosa quando si prega? E il tifo non è forse una preghiera?