Via libera dal Consiglio dei ministri alla nuova manovra. Un “pacchetto” che contiene misure per circa 30 miliardi di euro (23,44 dei quali in deficit). Tra gli interventi principali illustrati ieri, in conferenza stampa, dal premier Mario Draghi, oltre a quelli su pensioni - con il passaggio da Quota 100 a Quota 102 (con 64 anni e 38 contributi) - e reddito di cittadinanza (che sarà rifinanziato con un'ulteriore stretta sui controlli), figurano anche la proroga di un anno per il superbonus facciate (con la detrazione che scala tuttavia dal 90 al 60%) e uno “sconto” del 20% sul canone di affitto per i giovani under 31 (con un reddito fino a 15.493,71 euro). Fondamentale anche il capitolo tasse con l'annunciato investimento di 8 miliardi all'anno a partire dal 2022 per il taglio dell'Irpef e dell'Irap. Inoltre risorse per oltre un miliardo di euro sono state destinate ai settori della cultura e dello spettacolo. "E' una legge di bilancio espansiva, che accompagna la ripresa" ha commentato, a caldo, Draghi, rivelando che c'è stata condivisione nel governo. Il via libera, ha rimarcato: "è stato, infatti, salutato da un applauso". "Tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti e la crescita", che quest'anno "sarà ben oltre il 6%" ha proseguito l'ex “numero uno” della Bce, spiegando come, a suo dire, la manovra sia "in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l'azione economica di questo governo, compreso il Pnrr". Il bonus sulle costruzioni, ha proseguito il presidente del Consiglio: “è stato molto positivo. Confermiamo molti incentivi per il prossimo anno come, appunto, quello delle costruzioni". Con la manovra, "portiamo a 8 miliardi il fondo per l'avvio della riforma fiscale" ha aggiunto, dal canto suo, il ministro dell'Economia, Daniele Franco. "Non decidiamo oggi le modalità del taglio da portare alle imposte ma ne definiamo le finalità principali" ha quindi precisato l'esponente del governo, rivelando che nelle prossime settimane verranno ascoltate le parti sociali. Per il pubblico impiego, poi: “avremo un fondo per le assunzioni e accresceremo le risorse per la formazione mentre alla "Sanità per il prossimo anno daremo 2 miliardi di euro" in più e così per i due anni successivi, per complessivi "6 miliardi" ha sottolineato ancora il ministro dell'Economia. Ci troviamo “davanti ad una manovra di forte segno sociale e che offre strumenti per combattere le disuguaglianze" ha invece sottolineato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.