Gli italiani tornano nei cimiteri con piante e fiori da porgere in dono ai propri defunti, in una ricorrenza che resta tra le più radicate della tradizione nazionale, dopo che lo scorso anno per l’emergenza Covid erano state varate misure anti contagio con orari limitati, ingressi scaglionati e prenotazioni. E' quanto afferma la Coldiretti in occasione della tradizionale visita ai cimiteri nel ponte di Ognissanti e dei morti per onorare i propri cari, durante la quale si stima che verranno acquistati circa 3,5 milioni di crisantemi ma anche molti altri fiori made in Italy. Un appuntamento che, dopo i problemi dell'emergenza sanitaria del 2020, si presenta quest'anno, grazie ai vaccini- sottolinea la Coldiretti- sotto ben diversi auspici. Il ricordo dei defunti rappresenta la ricorrenza più importante dell'anno per molti italiani e per la floricoltura Made in Italy che realizza in questo periodo circa il 20% del proprio fatturato. Purtroppo la produzione nazionale risulta essere in contrazione, a causa della riduzione dei trapianti, nei mesi scorsi, dettata dalle incognite legate all’andamento della pandemia. In rialzo pertanto i prezzi, con una domanda in crescita e quotazioni all'ingrosso aumentate anche del 20% rispetto allo scorso anno anche per effetto dell'aumento dei costi energetici, dei fertilizzanti, delle plastiche e di tutti i fattori produttivi, a monte e a valle della produzione in serra: dalle talee ai trasporti, dai vasi al confezionamento. A rischio c'è il futuro di un settore chiave del Made in Italy agroalimentare con il valore della produzione italiana di fiori e piante stimato in 2,57 miliardi di euro, con un saldo attivo degli scambi con l'estero di oltre 430 milioni di euro nel 2020.