Un appello accorato, quello rivolto ieri da Papa Francesco, nel corso dell’Angelus, ai potenti del mondo. Tema, il clima. “Preghiamo – ha detto nel corso del suo messaggio alla Cop26 di Glasgow - affinché il grido della terra e il grido dei poveri venga ascoltato. Che questo incontro possa dare risposte efficaci offrendo speranza concreta alle generazioni future”. E proprio con riferimento ai danni causati dai cambiamenti climatici ha espresso la sua vicinanza alle popolazioni della Sicilia e a quelle del Vietnam. Ha poi chiesto alle nazioni di non abbandonare Haiti, dove le condizioni di vita sono al limite. Il Santo Padre ha poi esortato a “seguire la guida" dei più piccoli nell'affrontare la sfida climatica e non solo. In un testo inedito, prefazione al libro 'Laudato sì reader', pubblicato dal Corriere della Sera alla vigilia della Cop26, Francesco spiega come le crisi siano anche finestre di opportunità, per riconoscere e imparare dagli errori del passato, per cambiare le cattive abitudini. Il recente passato ci ha mostrato che sono soprattutto i nostri bambini ad aver capito la portata e l’enormità delle sfide che la società ha di fronte".