Gente d'Italia

Carta igienica: per pulirci consumiamo ogni anno il 20% degli alberi nel mondo

La carta igienica e gli asciugamani di carta attualmente rappresentano il 20% della deforestazione mondiale. Da quando i cinesi, negli anni ’70, all’inizio del boom post maoista, impararono a usare i rotoli di carta invece dei vecchi giornali del partito comunista, la situazione si è aggravata. Un’azienda americana, Cloud Paper Inc. produce la carta igienica e asciugamani di carta realizzati al 100% con il bambù.

A differenza degli alberi, il bambù cresce in modo sorprendentemente veloce, un metro al giorno, e la raccolta non uccide la pianta, che continua a crescere per altri raccolti. I prodotti ottenuti sono morbidi e resistenti e Cloud Paper utilizza imballaggi privi di plastica, un sistema di consegna a zero emissioni di carbonio.

Secondo Cloud Paper, se ogni americano passasse alla carta igienica in bambù, si stima che salverebbe l’incredibile cifra di 41 milioni di alberi all’anno. Con i risparmi di carbonio generati dalla carta igienica in bambù e dai programmi di compensazione del carbonio, Cloud Paper ha risparmiato o compensato la considerevole cifra di un milione di libbre di carbonio. Cloud Paper, afferma l’azienda, è ultra-morbida e assorbente, dunque non viene sacrificata la qualità a favore della sostenibilità.

Gli imballaggi non contengono plastica, sono riciclabili e compostabili, consegnati direttamente nell’abitazione dell’acquirente. La spedizione è gratuita. “La nostra missione”, spiegano, Cloud Paper è quella di porre fine alla deforestazione causata dai prodotti cartacei tradizionali. In questo momento, il 20% della deforestazione a livello globale è dovuto alla carta igienica e agli asciugamani di carta realizzati con gli alberi. Soltanto in Canada nel giro di 20 anni, per produrre i soffici rotoli, sono scomparsi 7 milioni di ettari di foresta boreale.

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