Di STEFANO GHIONNI

"Lockdown come in Austria? Non è pensabile"

Ha usato un po’ il bastone e la carota ieri Franco Locatelli, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, nel fare il punto della situazione sul Coronavirus nel vecchio Continente. Ospite della trasmissione ‘Mezz'ora in più’ su Rai3, ha confermato che l’Europa si trova a fare i conti con la quarta ondata, ma che al momento in Italia la situazione è, più o meno, sotto controllo. “I dati relativi al Coronavirus – ha spiegato – ci fanno dire che la situazione all’interno dell’Ue è critica, ma il nostro Paese invece si distingue in maniera netta”. Anche se non bisogna abbassare la guardia, anzi bisogna alzarla: “Non dobbiamo sottovalutare nessun segnale di allerta, ma nemmeno abbandonarci all'allarmismo, perché l'Italia, assieme a Spagna e Portogallo, è la migliore in Europa. Tutto ciò è frutto di un lavoro importante fatto con le vaccinazioni, non abbandonando le mascherine e con il contributo del green pass”. Per colui che è anche il presidente del Consiglio superiore di Sanità, non ci sono al momento tali criticità che potrebbero vedere restrizioni durante le vacanze di Natale: “Mancano ancora tanti giorni – le sue parole – e quindi è difficile fare previsioni. Ma saranno delle festività con una maggiore socialità rispetto allo scorso anno. La strada maestra è sempre quella continuare la campagna vaccinale, convincendo chi è restio e resistente al vaccino e completando la dose addizionale seguendo i criteri di priorità nella popolazione”. In merito allo stato di emergenza, Locatelli ha fatto presente la misura può essere estesa al massimo fino al 31 gennaio 2022, aggiungendo poi che non è possibile prevedere, nel caso di un forte aumento dei contagi, un lookdown come quello pensato in Austria, ossia destinato ai non vaccinati: “Concretamente e costituzionalmente non è una cosa che può essere presa in considerazione. Anche se potrebbe avere un suo perché medico”. In merito al Natale, ha parlato anche il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso di un’intervista rilasciata al ‘Corriere della sera: “Se i reparti ospedalieri tengono non scatteranno misure e sarà un Natale come gli altri prima del Covid. Se invece i ricoveri salgono scatteranno le misure nei territori, in base al sistema dei colori”. Anche perché “non abbiamo mica sospeso la legge che prevede le fasce di rischio”.