Meno uno. Silvio Berlusconi prova a “blindare” Mario Draghi a palazzo Chigi, eliminando così uno dei papabili alla poltrona di presidente della Repubblica. Un modo, quello scelto dal Cavaliere, per continuare a coltivare il sogno proibito di conquistare il Colle, succedendo così a Sergio Mattarella.

Parlando ai coordinatori regionali di Forza Italia (il coordinatore nazionale Antonio Tajani e i capigruppo Annamaria Bernini e Paolo Barelli), convocati ad Arcore, l’ex premier ha ricordato come Forza Italia sia tra i “primi sostenitori del governo Draghi, che proprio noi abbiamo voluto e che sta lavorando bene perché recepisce le nostre idee”, ma, ha aggiunto: “Sappiamo che l'unità nazionale è una soluzione temporanea e che alle elezioni del 2023 si tornerà alla contrapposizione tradizionale tra centrodestra e centrosinistra”.

“Noi speriamo che Draghi, che deve continuare a governare fino a quella data, possa svolgere una funzione importante anche dopo”, ha rimarcato il fondatore di Fi. “Su tutto questo credo non ci siano divergenze serie, al di là di qualche incomprensione personale che invito caldamente tutti a superare” ha concluso.