DI GIANNI DEL VECCHIO

"Il decreto legge sui controlli alle procedure di cessione del credito legate ai bonus edilizi e al Superbonus, all'esame del Consiglio dei ministri di questo pomeriggio, pone a carico del cessionario una serie di incombenze tali da comportare il rischio che si blocchi l'intero meccanismo. Effettuare dei controlli preventivi per scongiurare eventuali abusi non deve significare vanificare la portata e l'efficacia delle agevolazioni, attuando quello che di fatto diventa un vero e proprio boicottaggio".

Letta così, questa dichiarazione, senza indicare da chi sia stata fatta, potrebbe essere attribuita a uno dei partiti che da sempre combattono l'eccessiva proliferazione di regole e burocrazia, tipo Lega o Forza Italia. Insomma, uno di quei partiti che è sempre finito nel mirino dei 5 Stelle, vestali della legalità e della necessità di porre paletti e controlli ogni qual volta il pubblico deve costruire un'opera o erogare incentivi. E invece, incredibile ma vero, la nota è stata firmata da tre parlamentari pentastellati: Luca Sut, Patrizia Terzoni e Riccardo Fraccaro.

Fra questi tre c'è anche un pezzo da 90, Fraccaro che è stato braccio destro sia di Di Maio che di Conte ed è uno dei papà del Superbonus. Quindi non si tratta della posizione isolata e bislacca di qualche peones in cerca di rielezione parlamentare ma di una linea da prendere in massima considerazione. E questa è in realtà la cosa più clamorosa: il partito della massima trasparenza, dell'onestà-tà-tà, dello Spazzacorrotti e dell'"a morte i ladroni di Stato", adesso parla apertamente di boicottaggio quando il premier Draghi vuole introdurre più controlli preventivi per evitare truffe ai danni dei contribuenti. E ciò solo perché le misure in questione, i bonus edilizi, sono proposte di bandiera care al proprio elettorato.

E a nulla vale il richiamo dell'Agenzia delle Entrate, secondo cui i vari bonus hanno generato in un solo anno frodi per 850 milioni di euro. Così come a nulla valgono le innumerevoli inchieste delle procure italiane sui furbetti del Reddito di cittadinanza. Ah già: anche il Reddito è una legge-simbolo del Movimento.