Emergenza Covid: il virus non ferma la propria corsa in quella che, a tutti gli effetti, può essere definita la “quarta ondata” della pandemia. Secondo i dati forniti dalla Fondazione Gimbe, nella settimana che va dal 3 al 9 novembre, i contagi sono aumentati del 37,7%, così come i ricoveri in ospedale (+14,8%) e le terapie intensive (+9,4%). Nelle ultime tre settimane, inoltre, l'aumento della circolazione virale appare ben documentata dall'incremento sia del rapporto tra positivi e persone testate (passato da 3,6% a 9,9%), sia in quello tra positivi e tamponi molecolari (da 2,4% a 4,7%). Il "ritorno" del virus appare generalizzato e si segnala un po' in tutte le Regioni del Belpaese con l'aggravante, però, di Marche, Friuli Venezia Giulia, Calabria e della provincia di Bolzano tornate "rosse" sulla mappa aggiornata sull'incidenza del Covid in Europa, curata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. L'unica Regione italiana rimasta "verde" è il Molise. Il resto della Penisola è, per ora, tinta di giallo. "Servono misure restrittive" è l'appello del Gimbe che evidenzia, nel suo report, come le inoculazioni delle prime dosi di vaccino siano crollate del 75% in 3 settimane e che restino ancora 2,7 milioni di over 50 da immunizzare. Ma anche le terze dosi, annunciate a partire da dicembre anche per gli over 40 con una recente circolare del Ministero della Salute, stentano a decollare. La Fondazione chiede un "cambio di marcia per contenere la quarta ondata". In particolare, si fa rilevare ancora nel monitoraggio, dopo aver sfiorato quota 440mila nella settimana 11- 17 ottobre, in tre settimane il numero dei nuovi vaccinati è crollato del 75,4% attestandosi a 108.497 nella settimana compresa tra l’1 e il 7 novembre. Di questi, il 72,2% sono persone in età lavorativa