Egregio Direttore,
Il voto degli italiani all’estero vale quanto quello degli italiani residenti in Italia?
Oggi sembra di no!
Fabio Porta,  candidato al senato nel 2018 nella circoscrizione America Meridionale,  denuncia brogli elettorali messi in atto dal candidato Adriano Cario eletto con l’USEI e poi confluito nel MAIE.
È stato appurato che parte delle schede non sono mai state recapitate agli elettori. Inoltre, un'indagine di perizia calligrafica ha  certificato che i voti sono stati espressi “con identica calligrafia e con  medesima penna”.
A fronte di prove così schiaccianti, ieri  “la giunta delle elezioni del Senato” ha votato all’unanimità la convalida dell’elezione di Adriano Cario.
Da ieri in Italia la falsificazione delle schede elettorali ha addirittura l’avallo  di una parte della politica italiana.
Noi italiani all’estero non possiamo più restare a guardare ogni volta che i nostri diritti vengono calpestati.
Non possiamo più soltanto lamentarci delle differenze di trattamento fiscale, pensionistico e di rappresentanza rispetto ai nostri connazionali residenti in Italia e votare però persone impresentabili e non in grado di fornire risposte.
Basta!
La parte sana della società civile italiana all’estero deve fare fronte unito contro chi pensa di poter utilizzare la cosa pubblica per il proprio tornaconto utilitaristico.
Votare dovrà essere la nostra risposta unica e democratica al malaffare ed alla corruzione dilagante.
Non abbiamo altra scelta!
Marco Onorato
Segretario Pd Lussemburgo