Caro Direttore,

avrei preferito evitare di intervenire personalmente nel commentare una vicenda sulla quale il Senato della Repubblica non ha ancora detto l’ultima parola.

Lo faccio soltanto perché ho letto la giustificazione (della serie: “la toppa è peggiore del buco!”) data dal Coordinatore della Lega nel Mondo, On. Paolo Borchia.

Nascondere il voto della Lega favorevole alla convalida del Sen. Cario dietro un vizio di carattere procedurale è un tentativo piuttosto grossolano di celare il proprio imbarazzo nei confronti della legittimazione del maggiore broglio della storia repubblicana già provato dalle perizie disposte dalla Procura della Repubblica di Roma.

Lo stesso avvocato Paniz, legale del Sen. Cario, ammette nella sua memoria difensiva che la Giunta può agire d’ufficio – come da regolamento – in deroga a qualsiasi limite temporale; a maggior ragione quando si è in presenza di una parallela indagine della magistratura che, come in questo caso, ha provato l’esistenza diffusa e sistematica di falsificazioni di schede elettorali.   Inoltre, come ha scritto in proposito un autorevole membro della Giunta per le elezioni del Senato, Sen. De Gregorio De Falco, “se il ricorso fosse pervenuto oltre il termine, il Segretario Generale del Senato, a mente che l’articolo 7 comma 3 del Regolamento per la verifica dei Poteri, l’avrebbe dovuto restituire al mittente.”

In sostanza, e questo i colleghi senatori della Giunta lo sanno benissimo, di fronte ad una effettiva tardività l’iter del ricorso si sarebbe fermato due anni fa e la Giunta non avrebbe mai potuto votare per unanimità l’apertura di una procedura di contestazione per l’elezione del Sen. Cario.

Chiederei quindi agli amici Borchia e Bomrad, che stimo per il serio lavoro che svolgono a favore degli italiani nel mondo, di attenersi al merito di una vicenda che potrebbe diventare la pietra tombale per il voto degli italiani all’estero e di intervenire semmai sui senatori del proprio partito per impedire che l’aula del Senato ratifichi una decisione scandalosa, le cui conseguenze saranno pagate presto da tutti gli italiani nel mondo, indipendentemente dal loro credo politico.

FABIO PORTA

Coordinatore Pd America Latina